Commisso: "I presidenti di Liverpool e Chelsea capiscono di calcio meno di me. La Fiorentina è stata un acquisto che rifarei, e la penserò così finché i tifosi saranno dalla mia parte"
Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato anche di altri temi a Radio Bruno Toscana: "Quando sono lontano agisco attraverso le persone a me fidate, in primis Joe Barone, e mi fido ciecamente di loro. Non mi permetterei mai di criticarli in pubblico, come invece fanno i giornalisti fiorentini ad esempio con il povero Iachini o con Pradè".
E sul suo ritorno a Firenze: "Io e mia moglie abbiamo dovuto rifare il passaporto e i tempi sono un po' lenti a causa del covid. Spero che arrivi presto così posso tornare. Prandelli? E' stato il primo che ho sentito dopo la vittoria di Torino. Cesare meritava tutto il mio sostegno e tutto l'amore dei fiorentini, così come Pradè che ha sofferto molto in questi giorni. Voglio ringraziarlo per tutto quello che ha fatto".
Su chi lo ha accusato di non capire di calcio: "Sapete perché gli altri presidenti non parlano e lasciano agire i dirigenti? Perché non sanno l'italiano! Cosa ne sanno di calcio i presidenti di Inter, Milan, Liverpool e Chelsea? Di certo non ne sanno più di me. Non parlo di mercato perché non capisco di calcio, come dice qualcuno. Se oggi ricomprerei la Fiorentina? Io nella vita sono abituato a vedere le cose buone. Certamente se avessi saputo che sarebbe arrivato il covid avrei aspettato e avrei acquisito la società più tardi spendendo molto meno. Comunque la Fiorentina è un acquisto che rifarei di sicuro, e questo lo dico oggi che i tifosi sono tutti dalla nostra parte. Vedremo cosa succederà quando e se un giorno non lo saranno più".