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Questo pomeriggio il giornalista di SkySport Marco Bucciantini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni temi di casa Fiorentina dopo la vittoria di ieri contro il Cagliari.

Questa Fiorentina adesso è speciale, ha trovato un’anima vera. In primis ha trovato un modo distare in campo di squadra, stiamo mettendo insieme segnali crescenti nell’ultimo periodo. Intanto i risultati, letti con un po’ di distacco ti fanno rivalutare il tuo percorso: il Parma con Chivu ha vinto con Bologna e Juventus, e pareggiato con Atalanta, Inter e Fiorentina. Ed è la partita venuta peggio nell’ultimo periodo”

"Contro il Cagliari era importante vincere e la Fiorentina lo ha fatto nelle peggiori condizioni""

Ha anche aggiunto: “Quella contro il Cagliari era importante proprio per questo, non sapevamo se eravamo tornati indietro dopo il pareggio con i gialloblu. O meglio non avevamo capito se ancora la Fiorentina non aveva superato il problema delle partite con le piccole: questa nuova Fiorentina doveva dare un segnale in questo senso, e l’ha dato nelle condizioni peggiori. Siamo passati in svantaggio, oltre che esser stato costretti a riprogettare la partita senza Kean: con o senza di lui le cose cambiano molto, la Fiorentina deve cambiare modo di giocare. Dal vantaggio dei padroni di casa in poi c’è stata un’ora in cui solo i viola hanno avuto occasioni: inoltre poi dopo aver trovato il vantaggio, si è messa a controllare la partita senza farsi schiacciare”.

“Cataldi è indispensabile mentre Richardson deve dimostrare di avere un animo diverso”

Ha parlato poi di alcuni singoli: “Nella crisi dello scorso oltre a Bove ti è mancato molto Cataldi. La sua funzione in campo è quella che ti permette di far giocare gli altri nel proprio ruolo: Danilo è un sapiente del centrocampo, che fa cose sapienti. Ma è anche l’unico che si realizza in quella posizione, dando la possibilità agli altri di fare la mezzala. Richardson? Palladino lo ha provato nella posizione di Cataldi ma non ha reso al meglio. Discutiamo spesso su di lui, perche divide molto. Si presento a Firenze giocando una prima mezz’ora di gioco che fece pensare di aver risolto tutti i problemi del centrocampo, ma poi non si è mai confermato finora. E’ apparso un po’ spaventato dalle novità che rappresentava per lui la Serie A. Secondo me lui ha le doti, ma per giocare a centrocampo serve una certa anima: è un ruolo dove non ti puoi permettere di stare li e di subire la partita, serve che tu la prenda in mano. Guardate quello che sta facendo Mandragora, adesso in campo ci sta mettendo tutto se stesso”.

“In Coppa Italia tifo per Italiano. Ecco il motivo”

Ha poi concluso confessando ti tifare Bologna in finale di Coppa Italia, il tutto per il bene della Fiorentina di Raffaele Palladino: “Credo che andrò a Bologna a vedere la finale di Coppa Italia perchè mi piace il bel calcio, oltre al fatto che mi piacerebbe vedere Italiano alzare un trofeo: se lo merita. Quello che ha fatto al Bologna è qualcosa di straordinario, gli mancavano 4 titolari della passata stagione e non giocatori banali. Se vincesse la Coppa Italia festeggerebbero il giovedi, il venerdì e il sabato, mentre la domenica verrebbero a Firenze a perdere: io la vedo anche un po’ in questo modo. Se invece perdono contro il Milan vanno tutti i giorni a letto presto, presentandosi a Firenze belli riposati”.

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