Gravina risponde alla destra: "Scommesse? Certi soggetti hanno parlato senza sapere. Ci vuole il rispetto dell'autonomia"
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato in maniera forte a Gazzetta.it dopo che la Lega di Salvini e Fratelli d'Italia hanno chiesto le sue dimissioni:
“Questi soggetti hanno commentato in maniera non approfondita temi specifici. La risposta è stata decisa e ferma da parte di tutto il movimento sportivo, che rivendica, come devo fare io, il principio del rispetto dell'autonomia, che implica al suo interno un altro principio: quello della democrazia. Questi due concetti hanno un sentimento di fondo: la libertà che non può essere calpestata da nessuno. Forse c’è anche un tema di conoscenza, bisogna sapere bene le cose per non rischiare di fare un danno al nostro Paese, non solo al calcio”.
E poi ancora: “Ho sentito parlare di responsabilità per le scommesse: ma se nel 2020 non avessimo inserito le sanzioni per chi gioca oggi non avremmo alcuna squalifica per questi ragazzi. Ho sentito parlare di doping: un caso, uno, che abbiamo individuato. Ho sentito parlare di diritti televisivi: non compete a noi, ma alla Lega. Ho sentito parlare di infrastrutture: il governo italiano ha comunicato che non c’è un euro per questo e la Federazione non è un’azienda di costruzioni che realizza stadi, non abbiamo offerto opportunità e non a caso abbiamo portato in Italia Euro2032”.