"Nzola ripaga Italiano ma illude, gli altri sbagliano. Nel fango di Budapest, che la Fiorentina non era in giornata lo si era capito dalla miriade di passaggi in orizzontale. Poi il cazzotto di Barak"
La Gazzetta dello Sport analizza quella che è stata la partita tra Maccabi Haifa e Fiorentina a Budapest, con la vittoria viola per 4-3 sugli israeliani: “Come una partita all’inglese - si legge sulla rosea - tra freddo, fango, pioggia dal cielo e pioggia di gol in campo. Come un incontro di boxe serrato, all’ultimo pugno. Quello decisivo del 4-3 lo tira Barak all’ultimissimo respiro, l’uomo che gioca poco ma segna gol decisivi, come nella semifinale di ritorno col Basilea l’anno scorso. L’Europa lo fa bello: già 7 le reti, dall’inizio della scorsa stagione è il viola che ne ha segnati di più. Così la Fiorentina strappa una partita sporca, piena di errori ma anche di determinazione, a un Maccabi per certi versi sorprendente che ha mostrato buona tecnica e grande ritmo. Un Maccabi che per un tempo ha messo in crisi una Viola nella sua versione peggiore, lenta e con poche idee, ma poi ha pagato stanchezza e ingenuità”.
‘Nzola ripaga Italiano che lo ha scelto al posto di Belotti’
E ancora: “Sembrava una partita in discesa. Sembrava. Nzola ha colpito all’alba, al primissimo affondo della Viola, con la zuccata precisa nell’angolo su cross di Kayode. Ma al posto di approfittare del momento, la Fiorentina ha cominciato con il giro palla basso e sterile, consentendo al Maccabi Haifa di riorganizzarsi e pressare alto. Italiano aveva schierato la miglior formazione possibile, con l’eccezione appunto di Nzola al posto di Belotti. L’angolano lo ha ripagato, gli altri invece sbagliavano appoggi facili e non riuscivano mai ad arrivare sulle seconde palle, e da lì gli israeliani partivano veloci mettendo in difficoltà centrocampo e difesa, sempre un po’ fermi e sbilanciati. Si capisce se la Viola non è in giornata quando abbonda di passaggi arretrati o orizzontali tra difensori”.
‘L'importante è che la viola si sia presa il primo round'
E così la rimonta e il secondo tempo, dove il Maccabi sembrava aver perso le energie fino al 3-2 improvviso, con una bella giocata di Khalili. A mettere le cose a posto, appunto, Barak allo scadere: “Un gol che facilita la sfida di ritorno, anche se aveva ragione Italiano a diffidare di questo Maccabi, che ha in Khalaili, Pierrot, Kinda e altri giocatori davvero interessanti. L’importante è che la Viola riparte dal secondo tempo e non conceda agli avversari la spazio e il tempo che aveva regalato nel primo round per farli sperare nel colpaccio”.