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A San Siro, contro il Milan, la Fiorentina ha schierato la 123esima formazione diversa da quando l'allenatore della squadra è Vincenzo Italiano

Tanti sono i fattori che hanno determinato questo continuo turn over. Sta di fatto che mai, da quando è a Firenze, il tecnico ha messo in campo la stessa squadra per due partite di fila. 

I fattori 

Infortuni, scelte tecniche, il calendario fitto di impegni, specialmente l'anno scorso e in questo inizio di stagione, ma anche quel desiderio di tenere tutti sulla corda, tutte queste ragioni hanno portato a questo tipo di evoluzione che, non ha molti esempi simili nella storia del calcio italiano.

Pro e contro

Davanti a tutto questo ci sono indubbiamente dei pro e dei contro. A favore, c'è il fatto che tutti, ma proprio tutti, si sentono coinvolti nel progetto, anche se i minutaggi tra i calciatori possono essere molto variabili. Contro invece c'è il fatto che sono in pochissimi ad avere quella continuità di prestazioni che, spesso, ti fa rendere al meglio. Questo è un particolare che, probabilmente, conta molto quando si analizzano le prestazioni dei due centravanti che sono stati continuamente alternati. 

Flachi: "Io farei fatica a giocare per Italiano. È l'allenatore che deve trovare la soluzioni per esaltare le caratteristiche degli attaccanti. L'ambientamento? Una scusa"
“Io farei fatica a giocare per Italiano, perché devo sentire la fiducia della gente e dell'allenatore”. Così si è...

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