La Fiorentina sporca e difensivista che fatica contro squadre meno blasonate: a Verona il primo appuntamento per cambiare marcia
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Domenica al Franchi la Fiorentina, dopo una prestazione anonima e non all'altezza, ha trovato la sua settima sconfitta del campionato contro il Como perdendo per 0-2 e non sembrando mai veramente in partita. Come detto da Pongracic dopo la partita, la Fiorentina di Palladino è una squadra alla quale piace giocare in contropiede e non dominare le partite.
Effettivamente, andando a vedere i punti persi per strada, ciò che dice Pongracic trova un riscontro assolutamente vero: non tanto per quanto riguarda le sconfitte, le quali sono arrivate contro squadre in top 10 (eccezion fatta per le due debacle col Como e col Monza), bensì per i pareggi. La Fiorentina ha raccolto un punto contro sei squadre e, tralasciando il pareggio contro la Juventus arrivato all'ultimo respiro, sono tutti arrivati contro squadre di bassa, se non bassissima, classifica: in ordine cronologico, la Fiorentina ha pareggiato contro Parma, Venezia, Monza, Empoli e Torino. Partite brutte, sporche, di rodaggio come nei primi tre casi, dove la Fiorentina non ha mai dominato, né si è mai resa pericolosa.
A breve si ricomincia col valzer della Conference, dove tutte le squadre (salvo il Chelsea) sono, almeno sulla carta, inferiori sul livello tecnico: per quanto visto finora, questo potrebbe essere un problema per la Fiorentina che invece predilige un gioco più difensivista, sporco, bloccato nonostante abbia interpreti di qualità che possono alzare il livello in campo. Con l'infortunio di Gudmundsson, ci sarà da rielaborare il modulo: vedremo se stavolta Palladino troverà la quadra per andare a vincere anche contro squadre meno blasonate, e se i nuovi arrivati si integreranno in tempo in una rosa che ha disperatamente bisogno di una scossa. Si parte domenica, dalla trasferta di Verona.