Da oggi c’è un solo obiettivo: vincere e cambiare rotta. I nuovi acquisti devono rappresentare la rinascita della Fiorentina, quelle risorse che dovranno servire ad uscire da posizioni anonime di classifica e puntare più in alto. Dopo un mese dall'inizio del campionato possiamo iniziare a fare le prime considerazioni su una squadra, quella viola, che ha cominciato con il freno a mano tirato con zero vittorie, soltanto tre punti di un campionato, e altri due soffertissimi pareggi in Conference League, con un gioco che ancora non decolla e una difesa che fa acqua da tutte le parti (tranne per De Gea che ha dimostrato la sua classe). 

C’è una retroguardia non coperta adeguatamente da un centrocampo ancora lento ed impacciato che ancora non ha aiutato a supportare a dovere il solitario Kean, che ha segnato diverse reti ma senza avere quei rifornimenti che gli servirebbero. Tutto questo è dovuto da un mercato che si è animato solo nella parte finale, con una dirigenza non nuova a questo tipo di conduzione delle trattative per i calciatori, e che non ha messo a disposizione del nuovo tecnico Palladino quello di cui aveva bisogno fino dall'inizio della preparazione. 

Lo stesso allenatore non ha ancora fatto entrare nella testa dei nuovi e dei vecchi giocatori della squadra il nuovo sistema di gioco con evidenti errori fatti contro formazioni di media, per non dire bassa, caratura. Non sono di poco conto le parole dette dal ds Pradè all'indirizzo di Palladino, che hanno il sapore della polemica. Per essere più precisi c'è quella frase significativa, “Si può giocare anche a quattro in difesa!”, che risuona ancora. Un modo anche per preservare il nuovo acquisto proveniente dal Lecce Pongracic che sembra in difficoltà con il modulo difensivo a tre.

Ma qualcosa potrebbe cambiare...

A partire dalla gara di oggi contro l'Atalanta il cammino della Fiorentina potrebbe però cambiare il cammino della Fiorentina perché è stato aggiustato il tiro nel finale del mercato con acquisti di un certo tipo. Mi riferisco a elementi come Gosens esperto uomo di fascia, Cataldi e Bove messi ai margini delle squadre precedenti Lazio e Roma che avranno voglia di un riscatto personale, Gudmundsson che ci auguriamo che sia di grande aiuto a Kean che sta forse piano piano tornando ai livelli del PSG ed è euforico per il gol fatto in Nazionale. Poi ci sono Adli, bravo ma un po' lento, e Richardson giovane di belle speranze. 

Ci affidiamo a loro per la nuova rinascita della Fiorentina. Il campionato di viola inizia oggi al Gewiss Stadium di Bergamo. Va messa da parte la falsa partenza, ci vogliono vittorie e punti pesanti per poter uscire dal giro dei settimi-ottavi posti e per poter finalmente lottare per piazzamenti dal sesto posto in su che garantiscono l'accesso a competizioni molto più importanti, affascinanti ed elettrizzanti rispetto alla scarsamente significativa Conference League

Al presidente dico...

Il presidente Rocco Commisso deve farci uscire da questa posizione di classifica e portarci a salire quel famoso gradino, insomma fare quel salto di qualità che si merita Firenze. Per l'ennesima volta però è tornato a parlare ribadendo che non tirerà fuori nemmeno un centesimo per il nuovo stadio, riparlando dei soldi spesi per la Fiorentina, delle perdite che avrà la società nei prossimi anni. 

Vorrei ricordare al presidente che l'Atalanta ha giocato per quattro anni nel proprio stadio che era un cantiere, per motivi di ristrutturazione e che poteva ospitare solamente 16 mila spettatori, arrivando a vincere l'Europa League e garantendosi la qualificazione in Champions League

Direi quindi anche basta con la solita litania dei soldi spesi; il presidente dovrebbe sapere anche che ha incassato molto, specialmente dalle cessioni. Dopotutto sono stati venduti i migliori calciatori che erano presenti in rosa abbassando il monte ingaggi, e questa è la solita linea adottata dal ds Pantaleo Corvino nella parte finale della gestione dei Della Valle

Il presidente Rocco Commisso si dovrebbe ricordare la frase detta il giorno del suo arrivo a Firenze “i soldi non sono un problema”: ripartiamo da qui! 

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