Porte chiuse, cuori aperti: la Fiorentina, i fiorentini e quell'amore che non si fermerà
"Perduto amor, ma sempre a te io penserò" cantava così Franco Battiato e questa frase può riassumere lo stato d'animo di molti tifosi della Fiorentina, del calcio e dello sport in generale.
Il calcio giocato manca a tutti e quello da giocare ancora è cosa troppo incerta. Sì, di fronte al momento storico il calcio, lo sport e il divertimento vengono dopo alla morte e alla sofferenza, ma è doveroso continuare a parlarne. Quando ripartiremo, non ne ne parleremo più?
Ed è da questo presupposto si può iniziare a progettare il domani. Un domani che per qualcuno, si legga Claudio Lotito, doveva essere già ieri visto che avrebbe voluto continuare l'attività nonostante la pandemia.
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora sta temporeggiando dietro alla data del 4 Maggio come possibile ripresa, ma quando e come si tornerà in campo?
Sicuramente la pandemia non sarà debellata quindi le società dovranno prendere tutte le precauzioni del caso. E poi? Trasferte in libertà per tutte le squadre? Come si tornerà in campo?
E' una ipotesi decisamente irrealizzabile e pericolosa quella di rientrare subito alla normalità perchè nessuno è immune. In tutto questo, inoltre, i tifosi dovranno aver ben chiaro che, purtroppo, le porte dei tanto amati stadi resteranno chiuse per diverso tempo.
Questo campionato, vista la situazione sanitaria, verrà portato a termine molto probabilmente a porte chiuse quindi senza nessuno intorno ai giocatori ma con le tv pronte a mandare in onda spezzatini infiniti creati ad hoc per riemprire un palinsesto che piange e piangerà per diverso tempo. Il calcio è una vera e propria macchina, in questo momento in garage, che deve ripartire.
Infatti bloccati ed annullati i campionati di pallacanestro e pallavolo, ci si poteva aspettare qualche decisione diversa ma la situazione economica non lo permette. Perchè come dice il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso: "Dietro la Fiorentina c'è la Mediacom", non tutti navigano in buone acque e altri mesi di calcio possono garantire alla Serie A una più serena continuazione.
Sempre a te io penserò perchè tifare lo si potrà fare solo da dietro uno schermo, almeno per il momento, anche se gli stadi riapriranno. Tardi, ma riapriranno. Infatti, secondo quanto appreso nella giornata di ieri, il Governo vorrebbe far svolgere gli eventi sportivi senza pubblico almeno fino a Gennaio 2021.
Questo, oltre a creare un enorme danno economico alle società che si troveranno private degli incassi e soprattutto di ricavi del matchday creerà una situazione anomala. Un campionato da finire e uno da iniziare senza il pubblico.
Non avere i propri tifosi sarà un qualcosa di insolito e tutto diverso, anche semplicemente per l'atmosfera che si può creare in alcuni stadi, il Franchi in primis. Giocare in uno stadio pieno e che canta a tuo favore non può che essere una spinta a fare il meglio, certi fortini inespugnabili non saranno più così sicuri.
Ci dovremo, nessuno escluso, abituare ad un calcio diverso fatto sempre meno di emozioni e sempre più lontano dal cuore. Ma a Firenze, Love is in the air e quindi la Fiorentina tornerà a riempire le domeniche di tutti, le bandiere viola continueranno a sventolare e il primo pensiero calcistico sarà sempre rivolto alla squadra viola. Anche con le porte chiuse.
Il calcio giocato manca a tutti e quello da giocare ancora è cosa troppo incerta. Sì, di fronte al momento storico il calcio, lo sport e il divertimento vengono dopo alla morte e alla sofferenza, ma è doveroso continuare a parlarne. Quando ripartiremo, non ne ne parleremo più?
Ed è da questo presupposto si può iniziare a progettare il domani. Un domani che per qualcuno, si legga Claudio Lotito, doveva essere già ieri visto che avrebbe voluto continuare l'attività nonostante la pandemia.
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora sta temporeggiando dietro alla data del 4 Maggio come possibile ripresa, ma quando e come si tornerà in campo?
Sicuramente la pandemia non sarà debellata quindi le società dovranno prendere tutte le precauzioni del caso. E poi? Trasferte in libertà per tutte le squadre? Come si tornerà in campo?
E' una ipotesi decisamente irrealizzabile e pericolosa quella di rientrare subito alla normalità perchè nessuno è immune. In tutto questo, inoltre, i tifosi dovranno aver ben chiaro che, purtroppo, le porte dei tanto amati stadi resteranno chiuse per diverso tempo.
Questo campionato, vista la situazione sanitaria, verrà portato a termine molto probabilmente a porte chiuse quindi senza nessuno intorno ai giocatori ma con le tv pronte a mandare in onda spezzatini infiniti creati ad hoc per riemprire un palinsesto che piange e piangerà per diverso tempo. Il calcio è una vera e propria macchina, in questo momento in garage, che deve ripartire.
Infatti bloccati ed annullati i campionati di pallacanestro e pallavolo, ci si poteva aspettare qualche decisione diversa ma la situazione economica non lo permette. Perchè come dice il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso: "Dietro la Fiorentina c'è la Mediacom", non tutti navigano in buone acque e altri mesi di calcio possono garantire alla Serie A una più serena continuazione.
Sempre a te io penserò perchè tifare lo si potrà fare solo da dietro uno schermo, almeno per il momento, anche se gli stadi riapriranno. Tardi, ma riapriranno. Infatti, secondo quanto appreso nella giornata di ieri, il Governo vorrebbe far svolgere gli eventi sportivi senza pubblico almeno fino a Gennaio 2021.
Questo, oltre a creare un enorme danno economico alle società che si troveranno private degli incassi e soprattutto di ricavi del matchday creerà una situazione anomala. Un campionato da finire e uno da iniziare senza il pubblico.
Non avere i propri tifosi sarà un qualcosa di insolito e tutto diverso, anche semplicemente per l'atmosfera che si può creare in alcuni stadi, il Franchi in primis. Giocare in uno stadio pieno e che canta a tuo favore non può che essere una spinta a fare il meglio, certi fortini inespugnabili non saranno più così sicuri.
Ci dovremo, nessuno escluso, abituare ad un calcio diverso fatto sempre meno di emozioni e sempre più lontano dal cuore. Ma a Firenze, Love is in the air e quindi la Fiorentina tornerà a riempire le domeniche di tutti, le bandiere viola continueranno a sventolare e il primo pensiero calcistico sarà sempre rivolto alla squadra viola. Anche con le porte chiuse.
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