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Un commento umile quello di Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina, a Dazn dopo la quinta vittoria di fila: 

"Il merito non è mio, è della squadra perché in questo momento abbiamo raggiunto una maturità e una solidità difensiva. Lo spirito di sacrificio dei ragazzi. In questo momento potrei quasi non allenare più, si danno i consigli, sono davvero bravi. Non era facile perché venivamo da cinque partite in quindici giorni, qualcuno era un po' più stanco. Diverse gare erano fuori casa, su campi anche complicati. Potevamo giocare meglio tecnicamente però vincere in Serie A non è mai semplice.

Connessione col gruppo? Ho avuto la fortuna che la società mi abbia messo a diposizione un gruppo di ragazzi speciali, li amo tutti perché con loro si è creata una magia all'interno dello spogliatoio. Lo percepisco quando prepariamo le partite, sono attentissimi ai dettagli. Non è merito mio, io cerco di fare del mio meglio mettendoli in condizione di far bene.

Ancora senza Gud? Oggi parlare del singolo non è giusto, Gudmundsson dobbiamo recuperarlo, così come Pongracic e tutti quelli fuori. Non dimentichiamoci di Cataldi. Chiunque gioca riesce ad esprimersi al 110% delle sue possibilità e a dare una mano alla squadra. Devo solo scegliere chi deve scendere in campo, la cosa fondamentale è chi subentra perché ormai con 5 sostituzioni si cambia metà squadra".


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