Undici gare a secco, un gol ogni tredici match: l'unica strada senza Kean si chiama Kouame. Ma Palladino confida nella (ri)nascita di Beltran
Paradosso: in questa stagione Christian Kouame ha conosciuto più da vicino la fascia da capitano che la porta avversaria. In tal senso la stoffa al braccio batte i gol uno a zero. Per lui, unica reale alternativa a Moise Kean, undici gare stagionali senza trovare la via del gol (l'ultimo risale al 21 aprile scorso) e in generale da quando è a Firenze (gennaio 2020), appena 10 reti in 135 match.
Si può stare ad analizzare quanto si vuole la simpatia, l'impegno, il sacrificio che Kouame mette a disposizione della squadra ma i numeri come minimo non descrivono un centravanti, forse neanche un attaccante. Però per Palladino le opzioni sono poche, salvo promozioni fuori programma dalla Primavera, anche perché Beltran sulla trequarti, in appoggio alla punta, sembra aver trovato una posizione adatta alle sue caratteristiche.
L'argentino può essere la variabile in grado di rendere anche l'eventuale ‘lavoro sporco’ di Kouame più utile alla causa. Il tutto in attesa di un recupero, ancora non da escludere, di Kean e magari di gennaio, dove un vice del classe 2000 sarebbe proprio necessario.