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Riprende le parole di Palladino, il centrocampista Bove che in sala stampa ha commentato anche il successo sulla Lazio e l'addio a Roma:

"Ringrazio il mister per le parole, ancora non l’ho ascoltate. La responsabilità per me è positiva perché credo che per un giocatore averle sia la cosa più importante, avere la pressione positiva porta a far meglio. La pressione dei tifosi ci darà una grande spinta a fare sempre il massimo. Oggi siamo stati lì, non abbiamo mollato di un centimetro e gli episodi ci hanno premiato. Nel primo tempo siamo stati un po’ troppo lenti con la palla, nel secondo abbiamo trovato il ritmo giusto. Ci siamo presi le nostre responsabilità, questa partita ci darà la spinta verso un percorso migliore.

Siamo una squadra composta da ragazzi che si stanno conoscendo, alcuni meccanismi vanno imparati a memoria. Quando c’è poca confidenza su questo, va tirato fuori qualcosa in più. A volte serve più coraggio e spensieratezza, che non per forza deve arrivare quando siamo sotto nel risultato. E’ difficilissimo ribaltare risultati in Serie A, in casa forse un po’ meno.

Ruolo preferito? A me piace giocare da mezzala in un centrocampo a tre ma anche in quello a due, dove mi sento più al centro del gioco perché toccando più palloni si va più in fiducia. Il mister mi sta mettendo più avanzato e c’è più possibilità di fare gol, è più divertente. In un’occasione potevo attaccare meglio il secondo palo però mi metto a disposizione del mister. Avere duttilità è una qualità.

Io e Cataldi allontanati da Roma? Non è vero che non ci siamo imposti, abbiamo visto come i tifosi della Lazio hanno accolto Danilo. E’ importante ciò che si lascia, il fatto che lui lo abbia fatto nella memoria dei suoi ex tifosi è importante. Danilo è quello con cui sto passando più tempo in questi giorni, stiamo cercando casa, siamo in albergo insieme. Stiamo vivendo un distacco dalla nostra gioventù, non scontato lasciare ricordi positivi dove si è stati. Mi fa ridere il discorso sulla bandiere, non è solo colpa dei giocatori, le società guardano i propri interessi senza scrupoli ed è questo che ha portato sia me che Danilo ad andare via. Non c’è nulla di male, se ne prende atto e credo di poter parlare anche per lui nel dire che siamo finiti in un posto dove ci siamo sentiti subito a casa.

Oggi la svolta? Di mio tendo a essere un po’ più tranquillo nel parlare di svolta, è una gara importante perché non fare punti oggi sarebbe stato un problema ma dobbiamo focalizzarci su come è arrivata. C’è da migliorare tatticamente e individualmente ma sono due settimane appena che lavoriamo insieme. Una cosa non deve mancare mai, che è l’attaccamento alla partita, non permettere agli altri di farci il secondo gol. Se ognuno ha questo spirito diventa tutto più semplice".


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