L'inutile balletto della clausola: restano una scelta sbagliata e una correzione intrigante
Lo tolgo io, no la togli tu: come in una partita di tennis, le ultime ore sono state quelle del rimpallo della clausola (di riservatezza) tra le due metà campo di Commisso e Gattuso. Con entrambe le parti che misteriosamente si sono dette più che aperte a togliere il velo davanti ad una vicenda scomoda ma che ad oggi non rappresenta più la priorità nell'agenda dell'ambiente viola. Le considerazioni su chi possa avere più o meno ragione restano sullo sfondo di un dibattito comunque interessante ma che non cambia la sostanza di ciò che accadrà durante l'estate.
Di certo c'è che la Fiorentina la sua scelta iniziale per la panchina l'aveva sbagliata (per l'ennesima volta purtroppo), così come sbagliata si può definire quella di Gattuso, se come pare non era convinto al 100% di sposare il progetto viola. Ma c'è anche una correzione in corsa con Vincenzo Italiano, che ha molto di intrigante e che potrebbe rapidamente mettere nella soffitta dei ricordi il folle mese di giugno. In ogni caso, ora conta poco chi ha ragione ma molto di più che a differenza delle ultime due stagioni, la Fiorentina ripartirà da un allenatore nuovo, emergente e slegato da vincoli contrattuali già in essere, non è poco.