La Fiorentina chiama a gran voce Gudmundsson: a quasi un mese dal suo rientro, serve di più dall'islandese. E arriva la candidatura ad un premio...
La Fiorentina ha bisogno di riscatto per tornare a vincere, e molta sorte dei viola passa dai suoi due fuoriclasse: de Gea, che ha già dato prova delle sue doti di un altro livello rispetto alla media, e Gudmundsson, che invece non ha potuto esprimersi al meglio. Il Corriere dello Sport - Stadio fa un'analisi della stagione dell'islandese sinora: esordio solo un mese dopo il suo arrivo, in quel 2-1 contro la Lazio, poi l'infortunio al bicipite femorale un mesetto dopo che lo ha tenuto ai box per 40 giorni. Oggi, a distanza di tre settimane e mezzo, Gud deve tornare al livello visto l'anno scorso.
La Fiorentina ha scelto lui come sostituto di Nico Gonzalez: 8 milioni di prestito, con riscatto obbligatorio a 17 (al verificarsi di determinate condizioni) più 3.5 di bonus. 28.5 milioni che il Genoa è riuscito a contrattare dopo una lunga telenovela, conclusa con l'arrivo in Liguria di Pinamonti che ha liberato la cessione dell'islandese solo il 17 agosto. Adesso, la Fiorentina ha bisogno più che mai del suo numero dieci, e quale miglior occasione se non contro la Juventus? Lui, fresco candidato ad “Atleta islandese dell'anno” grazie ai suoi 11 gol segnati da gennaio (di cui 4 con la Fiorentina), che viene da una famiglia che ha già convissuto col successo: suo bisnonno fu nominato allo stesso premio nel 1957, e suo nonno ne vinse due consecutivi (1976 e 1977). Adesso potrebbe toccare a lui.