Pioli: "Mi porto dietro Astori, è come se fosse dentro di me. Davide ci portava avanti con la sua voglia contagiosa. Vi racconto perché lo scelsi come capitano della Fiorentina"

A Sky Sport ha parlato l'ex allenatore della Fiorentina Stefano Pioli, adesso all'Al-Nassr, per ricordare a 7 anni dalla sua scomparsa l'eterno capitano viola Davide Astori. Pioli lo ha ricordato così: “Impossibile dimenticare questa data. È altrettanto impossibile non avere dei ricordi positivi su quello che era Davide. Un ragazzo fantastico, col quale ho avuto la fortuna di condividere qualcosa di importante, che ha lasciato il segno in tutti noi”.
E sul tatuaggio che si è fatto il suo ricordo: "Me lo porto dietro. Davide è dentro di me non solo per questo simbolo, ma perché da subito ho capito che sarebbe stata una persona incredibile con cui lavorare e un grande capitano. Si potevano avere confronti diretti, ma sinceri: la sua sincerità e la sua voglia contagiosa ha portato avanti tutti noi. Ci siamo sentiti con tanti suoi ex compagni per portare avanti i valori di Davide”.
E ancora: “Cosa mi porto dentro? Il suo sorriso. Avevo un ufficio dove i giocatori dovevano passarmi davanti per forza per andare a fare colazione. Lui era sempre il primo e aveva sempre il sorriso. Mi porto dentro la sua positività. Momento? È stato difficile e complicato, abbiamo vissuto una situazione inimmaginabile. Ci siamo fatti forza l’uno con l’altro e abbiamo superato le difficoltà seguendo gli esempi di Davide. Non è stato merito mio, ma dei giocatori, dei tifosi e della società. Siamo riusciti a tenere alto il suo nome, non è stato semplice. Lui capitano? C’erano due personalità molto spiccate, lui e Milan Badelj. Ho scelto Davide parlando con entrambi perché conosceva tutto ciò che era da fare. Già dal primo incontro ho avuto sensazioni positive. Era il primo a trovare le soluzioni alle difficoltà. Era un capitano vero, responsabile e presente".