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La storia delle due carriere da allenatore di Roberto De Zerbi e Vincenzo Montella hanno qualcosa in comune: l'approccio molto tecnico, incentrato sul possesso palla e sui giocatori di talento e più in generale la prolificità delle squadre allenate. Il tecnico bresciano del Sassuolo si sta mettendo in grande evidenza in questa ripresa del campionato, ne ha vinte 4 di fila e guarda da vicino la zona Europa League. A Firenze i suoi hanno dominato, spesso disimpegnandosi palla a terra anche dentro la propria area di rigore, un po' come faceva la prima Fiorentina di Montella.

Tralasciando il prosieguo di carriera da parte dell'aeroplanino, in Emilia Romagna ora si godono il loro tecnico ed una squadra che di talento ne ha davvero tanto in apparenza, pescato spesso e volentieri anche in interpreti quasi sconosciuti, vedi i nuovi casi di Muldur e Haraslin. La società viola l'ha seguito, anche perché De Zerbi fa bene ormai da diverse stagioni, fin da quando trascinò quasi il Foggia in Serie B nel 2016 all'esperienza breve a Palermo o quella di Benevento, chiusa con gran dignità nonostante una rosa non all'altezza della Serie A. Il bresciano però ora è si gode la sua squadra, cresciuta dalla passata stagione, sempre attraverso il suo gioco brillante e ora anche con una certa continuità: lui stesso infatti ha annunciato di voler proseguire il progetto avviato in neroverde, con una rosa a detta sua "già fortissima". E per la Fiorentina il treno sembra ormai passato oltre.


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