Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
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Se qualche mese fa ci avessero detto che la Fiorentina avrebbe difeso un gol segnato dopo appena sette minuti, probabilmente non ci avremmo creduto. A Monza invece è accaduto proprio questo, l'esatto contrario di quello a cui la squadra di Italiano ci aveva abituato. Padroni di casa non pervenuti, è vero, ma non sono solo demeriti degli uomini di Palladino.

Le mosse giuste, al momento giusto

I momenti in cui l'inerzia del match si era spostata dalla parte dei brianzoli ci sono stati, tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa. Proprio lì, però, sono emersi i meriti della Fiorentina: l'efficacia prima di tutto, per opporsi in qualunque modo agli attacchi avversari, e poi la mossa tattica di Italiano a tarparne il gioco sulle fasce. Risultato: Terracciano praticamente inoperoso.

Maturità e sacrificio

Si parla tanto di corto muso, ma in realtà è qualcosa di più. E' maturità, perché la Fiorentina certe partite non le avrebbe mai vinte qualche tempo fa. Ed è capacità, di trovare un compromesso quando le cose si fanno difficili. Se la fase offensiva è carente, in assenza di Nico e Bonaventura, serve per forza dare qualcosa in più là dietro. Lo ha capito Italiano, lo hanno capito i giocatori pur con tutti i loro limiti. E a gennaio, a questo punto, non si può più rimanere indifferenti.  

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