Pradè: "Volevamo tenere Amrabat e lui aveva in testa l'idea di rimanere, il Fenerbahce però lo ha soddisfatto di più sul piano economico. Nessun filo diretto con la Juventus, volevamo Roque ma..."
Prosegue la conferenza stampa del ds viola Daniele Pradè dal Viola Park. Il dirigente gigliato si sofferma su molti argomenti di casa Fiorentina.
“Speriamo che le scelte fatte, tutte condivise col presidente, Goretti, Ferrari e il mister, si rivelino azzeccate. Speriamo in Kean, primo calciatore preso dopo l'allenatore. Era la nostra priorità, lo volevamo fortemente, già da gennaio scorso. Nessun filo diretto con la Juventus, è una società come le altre con cui lavoriamo. McKennie, Kostic, Arthur, sono situazioni che si svolgono in maniera normalissima, mai pensato di collegare niente all'operazione Gonzalez”.
‘Gudmundsson la trattativa più difficile, per varie ragioni’
“La trattativa più difficile, per lunghezza e difficoltà esterne è stata quella di Gudmundsson, un'operazione durata da gennaio scorso. Il calciatore che volevamo e non c'erano le condizioni al momento è Vitor Roque. Il nostro mercato è stato una ricostruzione, pertanto non è semplice. Quando arrivano 11 calciatori nuovi i tempi sono diversi, ma avevamo qualsiasi cosa in testa. Dopo Bergamo Italiano ci ha detto che non sarebbe rimasto e poco dopo abbiamo presentato l'allenatore, abbiamo fatto subito l'attaccante che era una priorità.
‘Amrabat volevamo tenerlo, ma…’
"Ultimi giorni di mercato intensi? La situazione di Amrabat era un punto interrogativo, volevamo tenerlo e lui aveva in testa l'idea di rimanere, poi le vicissitudini ti portano a cambiare idea. Ha trovato una squadra che economicamente lo soddisfaceva di più. Poi abbiamo preso due centrocampisti, dopo l'arrivo di Richardson".