Giocheranno i migliori, ma è proprio dai migliori che Italiano si aspetta qualcosa di più. Le riflessioni di Commisso continuano, servirebbero uomini di calcio e invece...
Se non ci fossero state le coppe sarebbe stata probabilmente contestazione, perché la classifica della Fiorentina in campionato è desolante, soprattutto se paragonata a quella del girone di andata e se accostata ai discorsi da Champions che in tanti facevano qualche mese fa.
Lo slancio che devono dare i migliori
E invece la rosa è questa, con duemila limiti, con acciacchi fisici e con la sensazione che rispetto alle due finali dello scorso anno la Fiorentina sia arrivata a questo rush finale con più fatica, con meno mordente. Stasera la prima vera risposta: una partita da non sbagliare, che probabilmente ha portato via energie mentali e nervose ad una squadra che non è attrezzata per giocare ogni tre giorni.
Giocheranno i migliori, ma è proprio dai migliori che Italiano si aspetta qualcosa di più. Mancano come al solito le reti, ma anche i colpi individuali. Mancano quei calciatori, Gonzalez, Bonaventura, Quarta, che hanno trascinato la squadra nella prima parte di stagione. Manca Belotti, che aveva cominciato bene e che sta finendo male.
Le riflessioni di Commisso e la mancanza di uomini di calcio
Ma, appunto, per i giudizi finali conviene ancora aspettare, perché tutto (o quasi) è da giocare. Alzare un trofeo cambierebbe in toto, il giudizio sull’annata e forse anche su una società che oggi sembra ancor più fragile, debole. Servirebbero uomini di calcio, e invece si va avanti con le stesse figure. Sbagliare è umano, perseverare…
Tutti allo stadio, l’appello della Fiesole racconta bene quale sia ad oggi l’unico vero obiettivo. Per tutto il resto, come sempre, ci sarà tempo. Anche le riflessioni di Commisso, sul futuro della sua Fiorentina, stanno continuando. E niente si può escludere, nemmeno una cessione della società, ma non sarebbe giusto parlarne oggi.