Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
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Il primo anno fu Pulgar, ‘strappato’ al Bologna, poi la grande suggestione Amrabat che non era regista ma ormai era stato preso per fare quello. Quindi il rilancio ottimale di Torreira, rinnegato quando c'era da pagarlo per rilanciare a sua volta Amrabat. E poi non vuoi rilanciarlo anche Arthur? Cinque scelte diverse per cinque stagioni e ora che anche il brasiliano il suo ruolo di ‘toppa’ l'ha esaurito, è tempo di pensare al sesto regista diverso in sei stagioni. Stavolta però ci sarà un intero reparto da ricostruire da capo, dopo i tanti addii a parametro zero.

Alla Fiorentina servono almeno due giocatori di spessore, considerato il solo Mandragora attualmente in rosa e qualche rientro dai prestiti. Difficile però parlare di costruzione o di progetto tecnico con tutto questo mare mosso in un reparto cruciale. La sensazione è sempre la stessa: che si vada a cercare l'occasione, più che la creazione di un'ossatura che porti ad un ciclo tecnico vero. Curiosità dunque intorno alle esigenze di Palladino e ai profili che verranno scelti, possibilmente con qualche prospettiva che vada oltre il prossimo 30 giugno.

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