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È servita un’espulsione e una chiamata del Var, ma alla fine la Fiorentina è riuscita a sbloccare la partita con l’Empoli. Come contro il Bologna, i ragazzi di Italiano hanno sfruttato la superiorità numerica per schiacciare e quindi imbucare un tenace avversario. A insaccarla in rete, è stato l’argentino più atteso dalle parti di viale Manfredo Fanti. Quel Nicolás che con la camiseta albiceleste è andato a segno quasi quanto non l’abbia ancora fatto a Firenze. L’importante però è stato che Nico abbia ritrovato la rete. Un centro liberatorio visto che gli mancava da ottobre.

In realtà, prima di girare il cross di Biraghi alle spalle di Vicario, il n°22 aveva provato diversi tentativi. Subito all’inizio con un rasoterra non troppo angolato, facilmente controllato dal portiere. Con un’altra occasione poi, sempre sulla destra, in cui non era riuscito a concludere e a servire Cabral. Nella ripresa, infine, con un piatto al volo parecchio “telefonato” all’estremo difensore avversario. Insomma, prima di sbloccarsi Nico ci ha dovuto provare e riprovare diverse volte, confermando quella che forse non è proprio la sua caratteristica migliore: il gol. Con la rete segnata all’Empoli, infatti, le sue marcature stagionali salgono appena a quota 4; di cui, se si toglie il gol al Cosenza ad agosto, ne rimangono giusto 3. Tra l’altro, tutte realizzate tra le mura amiche. Mentre con gli assist (6+2) ha più fortuna in trasferta, la rete fuoricasa non è mai arrivata per Gonzalez. PS: caro Nico, se ti sbloccassi già alla prossima non sarebbe affatto male.

Tutto sommato, però, il contributo che l’argentino sta dando alla causa di Vincenzo Italiano è uno dei più concreti. Lo si è notato particolarmente quando è mancato dal campo. Le sue tante assenze tra rientri tardivi dalla nazionale e acciacchi fisici gli hanno fatto saltare una bella fetta di campionato. Che non sempre è stata coperta a dovere. Da quando è arrivato Ikonè -anche se i due non hanno praticamente mai giocato insieme- la sua fascia in pianta stabile è diventata quella di destra. Per fare quell’esterno a piede invertito che piace tanto al mister. In realtà, i gol a rientrare sul piede forte non sono ancora mai arrivati. Forse un motivo è perché se Nicolás Iván González non salta prima (almeno) un uomo, non è contento e non può tentare la conclusione in porta. Battute a parte, l’apporto di Nico si è fatto sentire anche sulla destra, specialmente quando ha duettato con Odriozola. Una fascia che parla spagnolo e corre alla velocità dell’AVE della Renfe.

Dopo il gol con l’Argentina, Gonzalez ha bissato in maglia viola per la gioia dei suoi tifosi. Ma anche per sé stesso. Non sarà certo un attaccante puro, ma la via della rete è quella che vorrebbe sempre percorrere. In questa sua prima stagione alla Fiorentina, l’ha trovata veramente col contagocce, ma le sue prestazioni sono state (quasi) sempre di livello. Adesso si è entrati nell’ultima volata, quella che vedrà i viola affrontare 3 delle prime 4 della classifica per sperare di continuare a lottare fino al 22 maggio per un posto in Europa. Dai, picchia e mena Nico l’ha buttata dentro e ora deve continuare a centrare quei 7,32 x 2,44 metri di pura gioia.


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