Palladino e i fantasmi dietro l’angolo: Ecco come sta realmente la faccenda
Palladino non rischia, questo almeno fino alla sosta. Ma nelle prossime tre partite non semplici per la Fiorentina (Lazio, Empoli e Milan), l’allenatore viola dovrà dimostrare un cambio della marcia, dal punto di vista del gioco, delle scelte, ma soprattutto dei risultati che da sempre sono la cosa che più conta nel calcio.
Invertire la rotta
Occorre invertire la rotta, nonostante i toni calmi di Commisso e la notoria pazienza che il proprietario viola ha con i propri allenatori. Un nuovo passo falso contro la Lazio, riaprirebbe fin da subito la lista di allenatori che potrebbero sostituire l’ex Monza. Sarri in primis: il suo nome fino a quando non troverà una panchina sarà per forza di cose sempre presente.
Le parole di Pradè
Si dovrà abituare anche Palladino. Le parole di Pradè sulla difesa a quattro, sono state abbastanza chiare sulla posizione e sul pensiero della società. Piccoli scricchiolii, che al momento restano sullo sfondo, ma che potrebbero diventare valanghe se non si comincerà subito a migliorare. Pradè, che ha scelto e voluto Palladino, perché ha anche scelto di fare un'uscita del genere dopo soltanto quattro partite di campionato? Evidentemente non gli è bastato parlarne faccia a faccia come crediamo abbia fatto.
Commisso, Firenze e gli investimenti
Chiusura su Commisso che è tornato a Firenze nonostante la stanchezza e qualche acciacco. Ha acquistato casa nel cuore della città, come vi avevamo anticipato mesi fa, segno chiaro e tangibile del fatto che a breve non c’è certo intenzione di salutare, anzi. Rocco ma anche e soprattutto la moglie, hanno voglia di difendere il proprio investimento e di mantenere lo stesso livello di questi anni. In un calcio sempre più difficile, con risorse evidentemente limitate senza la costruzione del nuovo stadio che era l'obiettivo numero uno di Commisso per potersi permettere una Fiorentina più forte. Il Viola Park per lui, da solo, non può bastare.