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“Noi siamo sempre stati chiari”, la frase pronunciata da Joe Barone e le sue lacrime cadute sopra ad un truck nel mezzo ad una manifestazione di tifosi sono emblemi di una storia che è cambiata e che rende ancor più unica la Fiorentina. Perché da nessuna parte d’Italia si era visto un Direttore Generale prendere un megafono e raccontare col cuore,  a circa ottocento tifosi, le proprie intenzioni.


Di questa manifestazione resterà il corteo per tutta Firenze, le ruspe su Piazzale Maratona e quello striscione con le gru che demoliscono il Franchi. Ma resterà anche un comunicato capace di scatenare mille polemiche, la sua strumentalizzazione politica e un “ci avete rotto il ca**o” che può essere la sintesi completa di questa sera. Perché se da una parte si è sentita la voglia di rifare il Franchi, “la nostra casa”, dall’altra parte si è sentito un alone dubbioso e una voglia matta di volere uno stadio nuovo, che non potrà essere sicuramente il Franchi.


La manifestazione è un chiaro segnale che annuncia come ci sia l’estremo bisogno di un nuovo impianto, moderno, funzionale e degno di una grande società come la Fiorentina. Lo stadio nuovo, quello con le gru dello striscione è esattamente ciò che il Sovrintendente Pessina sta dicendo che non si può fare. E quindi si, la Fiorentina ha bisogno di uno stadio nuovo e non dei tira e molla politici che costantemente vengono a galla.




La Firenze del tifo, quel popolo viola caro a Joe Barone e Rocco Commisso, ha dimostrato di sostenere la società perchè è la stessa Fiorentina a supportare e sostenere il tifo. Un segnale inequivocabile che viene colto dallo stesso Direttore Generale, ma che al contempo ricorda se ci sarà la possibilità di fare degli interventi questo diventerà il nostro stadio. Se la legge non cambia dobbiamo andare altrove.

Un messaggio forte, come forte è stata l'onda viola partita da Ponte a Greve ed arrivata sotto il Franchi. Questa è la partita che i tifosi vogliono giocare, quella per una nuova casa. Ma se Campi è una strada reale e già avviata dall'altra c'è il rifacimento della casa legato a manovre politiche tra Roma e Firenze che rischiano di impantanare ancora di più la situazione.

Slow. Il progetto per il Franchi presentato in Sovrintendenza, al momento, è solo uno e in via ufficiosa; il famoso Decreto Semplificazioni doveva già essere legge tanto che il Ministro D'Incà esclamò lo scorso 4 Giugno: "Pronto in due settimane" e il Sindaco Nardella temporeggia al costo di creare polemiche sul suo conto. Lo striscione di stasera degli UV73 ne è la dimostrazione: "Nardella con Rocco stai facendo una Pessina figura"



Fast. Il Comune di Campi Bisenzio spinge ancora, pur consapevole delle proprie forze fisiche. Spinge perchè la manifestazione d'interesse presentata al Sindaco Fossi da Joe Barone è l'unico documento reale che sia mai esistito negli ultimi anni, Della Valle compresi. E sebbene a livello burocratico conti poco, a livello mediatico è un piccolo pezzo di carta mette una pressione immensa al Sindaco di Firenze e poi Metropolitano, Nardella.

Del Doman non v'è certezza, ma l'italian lentezza potrebbe non giovare alla causa Fiorentina. E questa, sarebbe una sconfitta. Per tutti.

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