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Nelle ultime ore sembrano essersi definite le candidature per la porta della Fiorentina. Terracciano - e non certo per gli errori in Inghilterra - è arrivato al capolinea della sua avventura da titolare ed è pronto a retrocedere nelle gerarchie, mentre a Palladino verrà regalato un nuovo numero uno. Probabilmente pescando tra quelli che, nelle righe qui sotto, andiamo ad analizzare nel dettaglio.

Wojciech Szczesny

Con Di Gregorio nuovo titolare, la Juventus non può permettersi di pagare l'alto ingaggio del portiere polacco e ha quindi bisogno di cederlo, a maggior ragione a un anno dalla scadenza del contratto. A Szczesny la pista araba non è mai piaciuta e sicuramente gradirebbe una permanenza in Italia ma, anche se accettasse di abbassarsi lo stipendio, si resterebbe comunque su cifre importanti. Nessun dubbio chiaramente sulle qualità del portiere ex Roma e Arsenal, con il quale la Fiorentina si metterebbe al sicuro per due o tre anni valutando nel frattempo le prospettive di Martinelli. 

David De Gea

Nell'ipotetica tabella dei pro e dei contro metteremmo da una parte centinaia di presenze in Premier League e in Europa, dei riflessi fuori dal comune e un nome che indubbiamente rientra nell'elenco dei migliori portieri dell'ultimo decennio. Dall'altra, di contro, occorrerebbe segnalare che lo spagnolo è ormai da un anno senza squadra e, pur allenandosi con un club di quinta divisione, ha ovviamente perso il ritmo partita. Non il massimo per uno che proprio a causa della discontinuità, tra alti e bassi con la maglia dello United, si è lasciato sfuggire dalle mani l'eredità di Casillas, a favore del neo-campione d'Europa Unai Simòn. La candidatura di De Gea resta comunque affascinante e la sua esperienza, oltre che le sue qualità, potrebbero fare molto comodo alla Fiorentina, soprattutto se servissero (come nel caso di Szczesny) a tracciare la strada, un domani, per la promozione di un più maturo Martinelli.

Juan Musso

Parliamoci chiaro: le aspettative generate dal portiere argentino quando vestiva la maglia dell'Udinese, ed era considerato da tutti il nuovo Handanovic (che proprio dai friulani passò all'Inter, affermandosi tra i migliori in Europa), non sono state rispettate. All'Atalanta Musso ha vissuto di alti e bassi, fino a farsi rubare il posto da Carnesecchi. Onde evitare di svalutarlo Gasperini lo ha schierato titolare in Europa League, e indubbiamente c'è stata anche la sua firma sul percorso vincente della Dea. Firenze potrebbe essere la piazza giusta per un portiere che, grazie a quel trofeo, a 30 anni da poco compiuti ha ritrovato qualche certezza smarrita e possiede comunque delle ottime qualità tra i pali e nel gioco coi piedi. L'Atalanta non lo svenderà, questo è certo, ma chissà che non possa davvero entrarci di mezzo Nico Gonzalez. 

Stefano Turati 

Ed eccoci al nome nuovo, emerso nella giornata di ieri. Premessa: se un portiere è retrocesso con la sua squadra non significa automaticamente che non sia valido. I problemi difensivi del Frosinone erano noti e per la verità Turati ha più volte tolto le castagne dal fuoco alla squadra gialloblù, rendendosi autore anche di parate superlative. Il classe 2001, di proprietà del Sassuolo, viene descritto come uno dei migliori prospetti del panorama italiano e sarebbe interessante vederlo alla prova in una piazza come Firenze. Economicamente sarebbe il colpo più fattibile, ma di contro - oltre probabilmente a non scaldare una tifoseria giustamente esigente - striderebbe con la presenza di Martinelli e con la presunta volontà di puntare su di lui come portiere del futuro. 

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