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Sono ore incandescenti per il calciomercato della Fiorentina, sia in entrata che in uscita, ma domenica all’Artemio Franchi arriva il Genoa redivivo di Vieira. E, a seguito dell’importantissima vittoria contro la Lazio, la Viola deve ridare continuità al proprio percorso in campionato, dopo aver lasciato scioccamente troppi punti banali per strada, contro squadre sulla carta molto inferiori ad essa.

Attenzione al Genoa: con Vieira sarebbe quinto in classifica

Il Genoa di Vieira, arrivato a sostituire Gilardino tra lo scetticismo di tutti, sia dentro che fuori Genova, ha invece stupito fin qui in positivo, collezionando 16 punti in 10 partite (nella classifica delle ultime 10 giornate sarebbe quinto alla pari del Bologna), offrendo prestazioni di rara intensità. Ovviamente aiutato dal recupero dei tanti giocatori ai box per infortunio con Gilardino.

Affronteremo un 4-3-3 (con due attaccanti atipici come Zanoli e Miretti) che si trasforma in 4-2-3-1, grazie ai movimenti di Thorsby.

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La Viola di Palladino, invece, ripartirà dalla buona prestazione di Roma. In porta, ovviamente, il superlativo De Gea. Difesa con Dodò e Gosens sugli esterni, con licenza di uccidere in fase offensiva. In mezzo dovrebbe essere confermata la coppia PongracicRanieri, con il mister intenzionato proprio a dare continuità al centrale croato.

Il posizionamento di centrocampo ed attacco sarà camaleontico come a Roma. Tutti si aspettavano un albero di Natale all’Olimpico, una volta visti in campo nella formazione pre-gara sia Beltran che Gudmundsson. Invece, il modulo è rimasto un 4-2-3-1 o 4-4-1-1, ma molto elastico, con Beltran più avanzato di Folorunsho e più accentrato in fase offensiva (si veda il goal dell’argentino contro la Lazio).

Situazione complicata a centrocampo, dove mancherà Adli per squalifica e Cataldi potrà recuperare al massimo per la panchina, come ha fatto capire Palladino in conferenza stampa. Ecco quindi che di opzioni a disposizione del tecnico ne restano poche: inserire Richardson insieme a Mandragora, oppure spostare Folorunsho in mezzo e schierare una formazione ultra-offensiva con Sottil o Colpani (convalescente e in dubbio anche lui), insieme a Beltran, Gudmundsson e Kean.

Il Genoa non è, comunque, il Real Madrid, ma forse l’equilibrio ritrovato non sarà subito rimesso in discussione.

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