Un mese per la verità
Il braccio di ferro tra Firenze e Bruxelles per capire se davvero potrà essere evitato all’ultima curva lo stop definitivo a una parte dei fondi del PNRR per il restyling dello stadio Franchi e delle aree circostanti sarà una partita che si giocherà a stretto giro di posta. Questione nemmeno di settimane ma forse di giorni. Dopo le perplessità mosse dalla task force della Commissione Ue sui 55 milioni dei piani urbani integrati da convogliare nell’opera di risanamento del quartiere di Campo di Marte, la macchina della politica (locale e nazionale) si è messa in moto.
Come scrive il Corriere dello Sport, con il ministro per gli affari europei Fitto che è già partito alla volta del Belgio, dove a inizio settimana avrà modo di sottoporre le argomentazioni concertate con i comuni di Firenze e Venezia (coinvolta, al pari di Palazzo Vecchio, per gli investimenti legati al Bosco dello sport) per confutare ogni perplessità dell’Europa. Il tempo stringe: la Commissione si è presa un solo mese di tempo per decidere e le istituzioni italiane, di conseguenza, hanno fretta di esporre le proprie ragioni.
Come scrive il Corriere dello Sport, con il ministro per gli affari europei Fitto che è già partito alla volta del Belgio, dove a inizio settimana avrà modo di sottoporre le argomentazioni concertate con i comuni di Firenze e Venezia (coinvolta, al pari di Palazzo Vecchio, per gli investimenti legati al Bosco dello sport) per confutare ogni perplessità dell’Europa. Il tempo stringe: la Commissione si è presa un solo mese di tempo per decidere e le istituzioni italiane, di conseguenza, hanno fretta di esporre le proprie ragioni.
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