Bucciantini: "Commisso è furbo, ha colpito i giornalisti che stanno sempre antipatici. Se va fatta una statua a un tecnico che ha fatto 40 punti..."

A commento delle parole di Rocco Commisso di ieri, è intervenuto a Radio Sportiva anche Marco Bucciantini: "I giornalisti sono una classe vista con antipatia e vissuta come una casta, penso che non esista alcuna categoria più vilipesa. Intanto smettiamo di dire questa cavolata, noi facciamo un mestiere pubblico, soggetto a giudizio pubblico. Non tutto è giornalismo, c'è chi è professionista e chi no ma non può piacere solo quando rappresenta la propria identità e quando identifica quella opposta è giornalismo falso. Quella di ieri è una conferenza stampa sbagliata nei toni, a fine campionato invece di fare un bilancio e dare uno sguardo al futuro si è cercato un regolamento di conti, una distrazione di massa. Non può essere questo il riassunto del biennio di Commisso a Firenze, finché andava a suonare la chitarra nelle radio andava bene e ora no".
"La stagione della Fiorentina non può diventare un referendum sul giornalismo, se bisogna fare un monumento a Iachini allora ti stai intestando delle colpe perché ti ha fatto 40 punti, allora vuol dire che la squadra ne valeva 30, era da Serie B. Iachini è stato bravo perché è entrato e uscito, ha portato al traguardo, la Fiorentina non è mai stata in zona retrocessione. Questo è il terzo anno di Commisso, al primo ha rispettato ciò che ha ereditato e questa cosa mi è piaciuta, al secondo la gratitudine ha prevalso sul progetto. Ha tenuto Iachini con mezza dirigenza che non era d'accordo: al terzo anno non c'è né eredità, né gratitudine. Si può scegliere tutto e la scelta dipende dall'idea di calcio, è l'anno più importante. Ieri ha rinfacciato la cosa dei soldi ma se uno fa impresa deve mettere in conto il rischio del capitale. Ma accusare i giornalisti di fare soldi con la Fiorentina è brutale, fanno una professione. Quella di ieri è stata una giornata sbagliata ma molto furba, perché i giornalisti stanno antipatici".