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M'Bala Nzola controlla un pallone. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
M'Bala Nzola controlla un pallone. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

L’effetto Genoa è svanito presto. Il profumo di gioco già un ricordo. La sconfitta di misura non pregiudica il passaggio del turno ma lo complica maledettamente. Il diverso livello di forma tra gli austriaci, con nelle gambe già sette partite ufficiali, e i viola, solo alla seconda gara, non è sifficiente a spiegare la prestazione men che opaca della Fiorentina. Troppi giocatori che corrono palla al piede per tutto il campo, fino a perderla o buttarla via, come fanno certi ragazzini ai giardinetti. Però, forse, con un centravanti vero, e Beltran nei pochi minuti in cui ha giocato sia a Genova che oggi pare esserlo, la situazione potrebbe cambiare.

Mandragora – 2 – L’arbitro lo richiama per eventuali trattenute in area e lui sul corner successivo prova a sfilare la maglia all’avversario. Intelligenza calcistica sopraffina. Un rigore che condanna la Fiorentina alla sconfitta. Davvero un rigore da… Grüll. Andava sostituito immediatamente con chiunque. Meno male che al suo posto giocherà Amrabat o chi sarà acquistato con i soldi del marocchino.

Brekalo – 4 – Praticamente trasparente. Ogni tanto lo scorgi correre, ma sempre in orizzontale.

Nzola – 4,5 – Ok la difesa del pallone, ma ogni tanto giocalo. Certo che per farlo devi averlo tra i piedi e non sempre a due metri di distanza.

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