Pezzella-Milenkovic è sinonimo di muro. Il serbo brilla al centro e con un altro terzino…
A causa della squalifica di Vitor Hugo, nella gara contro il Genoa il difensore serbo della Fiorentina Nikola Milenkovic è tornato ad agire nel proprio ruolo naturale, quello di difensore centrale. La prova del classe ’97 è stata davvero ottima, priva di errori, puntuale e precisa. Non c’è da stupirsi, dal momento che il calciatore cresciuto nel Partizan Belgrado anche con la Serbia gioca stabilmente da centrale in una linea a 4. Con Pezzella, Milenkovic forma una coppia davvero completa, che abbina rapidità e fisicità ad una più che discreta capacità tecnica, considerato che al giovane serbo la palla tra i piedi non scotta. I difensori viola sono riusciti ad arginare bene un tandem d’attacco scomodo come quello composto da Piatek e Kouamè, e sono stati certamente i migliori in campo per la Fiorentina. Dopo la prova piuttosto negativa di Sassuolo, culminata con l’espulsione per doppio giallo in virtù delle eccessive proteste, Milenkovic ha saputo riscattarsi. Dopo la sosta il calciatore tornerà pressoché sicuramente in veste di terzino bloccato sulla destra, ruolo che ha dimostrato di interpretare bene, ma è innegabile come da difensore centrale puro il ragazzo possa fornire prestazioni decisamente migliori alla causa viola. L’assenza di un terzino destro che offra garanzie tecniche e fisiche però si fa sentire, ed al di là dell’onesto Laurini la Fiorentina non ha altre alternative (Diks non pervenuto), e Pioli continua a preferire il classe ’97 ex Partizan in veste di laterale difensivo, facendolo poi agire concretamente quasi da terzo centrale, scegliendo di privare l’assetto di un vero e proprio terzino di ruolo.