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Con Perin ormai ad un passo dal Benfica, è praticamente sicuro che Bartłomiej Dragowski sarà il portiere della Fiorentina nella prossima stagione. L’estremo difensore italiano era infatti l’unica alternativa al polacco (Cragno non è mai stato un obiettivo raggiungibile), e il fatto che sia andato altrove significa che la società viola ha la sicurezza di essere coperta. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i punti di forza e quelli di debolezza di Dragowski, guardando ai sei mesi in cui ha vestito la maglia dell’Empoli. Tra i pregi del polacco va sicuramente inserita la reattività, specialità della casa: tante le parate di riflesso eseguite dal portiere su tiri ravvicinati, come si può vedere nel video qui sotto. Durante la sua permanenza a Empoli, Dragowski sembra però anche aver migliorato la tecnica di tuffo. Tanti interventi in volo plastico per lui, mentre a Firenze tendeva spesso ad “inginocchiarsi” senza neanche abbozzare la parata. Per quanto riguarda i contro, potremmo riassumerli con il termine “spregiudicatezza”. Se è vero che i portieri un po’ pazzi devono esserlo, è vero anche che talvolta Dragowski si è preso dei rischi gratuiti. Ad esempio, giocate forzate con i piedi o uscite fuori area laddove non ce n’era bisogno vista la presenza dei difensori. In generale, comunque, possiamo affermare senza paura di essere smentiti che Dragowski ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi tempi, anche di carattere fisico. L’impressione è che stavolta sia davvero arrivato il momento, per lui, di ricoprire un ruolo fondamentale nella Fiorentina. E magari assicurare la porta per qualche anno, cosa che i suoi più recenti predecessori non sono riusciti a fare.


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