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Sul campo non è arrivata una vittoria in termini di risultato ma nel confronto tra gli allenatori, Vincenzo Montella ha avuto certamente la meglio sull'"esordiente" (in panchina, in stagione) Sarri. Il tecnico viola era stato considerato addirittura a rischio da alcuni organi di stampa (soprattutto nazionali), in caso di risultato negativo contro la Juventus, come se di fronte ci fosse un avversario morbido. A qualcuno non piace proprio il suo trend negativo sulla panchina della Fiorentina, dal momento del suo ritorno: difficile contrastare i numeri, che parlano di 3 pareggi (tutti per 0-0) e 7 sconfitte. Ma certo prenderli così freddamente, senza contestualizzare, appare un esercizio inutile e quasi un insulto al raziocinio: il finale della passata stagione vedeva una squadra totalmente allo sbando, sfaldata dall'addio di Pioli, più che dal suo ritorno, e poi c'è stata un'estate all'insegna della rivoluzione, condita da un calendario terribile.

Lo 0-0 di ieri con la Juve può dare fiducia a Montella e a tutto il suo gruppo, che contro i bianconeri è sceso in campo con il "falso nueve" protagonista della Fiorentina del tiki-taka del suo primo anno gigliato. Ieri però si è trattato di scelta quasi indotta, vista l'esigenza di frenare un po' l'emorragia dopo la sofferenza difensiva delle prime due di campionato e considerate giovinezza e condizione ancora carente, rispettivamente, di Vlahovic e Pedro. Il tecnico viola per ora si tiene la vittoria nel confronto con un collega super gettonato, fiducioso di trovare presto anche quello sul campo della sua Fiorentina.


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