Una rondine non fa Primavera, ma un Dodô così alla Fiorentina servirà per tutta la stagione: l’esperienza sulla fascia destra al servizio di Palladino
Dopo due stagioni in maglia viola con infortuni e pochi acuti il terzino brasiliano Dodô potrebbe aver trovato finalmente un altro piglio nella Fiorentina. Usiamo il condizionale perché una partita ben giocata come quella contro la Lazio rimane un esempio di come un giocatore come lui può essere efficace veramente sia in fase difensiva che in quella offensiva. Se contro l'Atalanta l'applicazione sulla prima fase è venuta a mancare quasi del tutta, contro i biancocelesti si è visto tutto un altro tipo di giocatore: attento, rapido e concentrato. E non è tanto il rigore conquistato a dare maggior valore alla partita di Dodô, ma l'applicazione messa sia nel difendere che nell'attaccare. Tutta un'altra storia insomma rispetto alla partita del 'Gewiss Stadium' di due settimane fa.
Titolare d’esperienza
Il terzino ex Shakhtar Donetsk ha dimostrato stavolta alcune sue potenzialità che fino ad adesso erano rimaste inespresse. Il titolare in campionato designato ormai è lui, con Kayode al momento utilizzato come riserva. In queste prime partite il tecnico viola Palladino ha preferito la sua esperienza su quella fascia in modo che potesse contribuire alla causa in modo importante.
E contro l’Empoli…
Come recita il detto però, "Una rondine non fa Primavera", motivo per il quale anche contro l'Empoli servirà un Dodô che possa continuare a macinare chilometri, difendere, crossare e attaccare come è realmente nelle sue corde.