Gasperini: "Quando vinci 3-0 a Napoli non puoi che essere soddisfatto. Ora la Coppa Italia, vogliamo un trofeo. Gli infortunati? Scalvini preoccupa, su Zappacosta..."
Al termine della netta vittoria in trasferta della sua Atalanta sul Napoli di Cardona, l'allenatore della Dea Giampiero Gasperini ha commentato la sfida ai microfoni di Dazn. Il tecnico di Grugliasco, oltre a fare il punto sugli infortunati, ha di fatto lanciato il guanto di sfida alla Fiorentina in vista della semifinale di Coppa Italia di mercoledì. Queste le sue dichiarazioni:
"Se vinci 3-0 a Napoli, non puoi che essere soddisfatto. Fin dal primo tempo abbiamo creato tanto e tenuto bene la partita. Anche il Napoli ha creato, ma globalmente siamo stati superiori. Abbiamo raggiunto un livello di efficienza importante con tutta la squadra. Anche quando manca qualcuno, chi gioca dà un contributo importante. Dovendo giocare tanto, è nata questa capacità di ruotare. La squadra è sempre competitiva e può tenere bene il campo”.
Ha poi parlato di Scamacca: “L'importante è giocare per tutti, ma c'è molta verità. Non è facile creare questa chimica, che c'è in questo momento. La partecipazione della rosa è ottimale: il contributo di gente come Toloi è Palomino è importante in campo e fuori. Sono vere le parole di Scamacca. La sua mancata convocazione con l’Italia? Sono scelte del ct. Per l'Atalanta ho visto uno Scamacca in crescita. Ha avuto qualche flessione e qualche infortunio, ma è in doppia cifra. Se l'aspettativa è che faccia 30 gol, magari è eccessiva. Ha già fatto tanto e mi auguro che vada in Nazionale, ma noi siamo soddisfatti”.
Ha poi parlato della Coppa Italia, lanciando di fatto la sfida alla Fiorentina: "Il trofeo più vicino per noi è la Coppa Italia. Siamo arrivati due volte in finale e non ci siamo riusciti, vedremo mercoledì. Noi non ci siamo mai tirati indietro per nessun traguardo. L'ambiente mi aiuta, ma la chimica di cui parlavo non sempre è riproducibile tutti gli anni”.
Ha poi concluso parlando degli infortunati Scalvini e Zappacosta, entrambi costretti a uscire anzitempo dalla sfida di quest'oggi: “Scalvini? Ha un risentimento, vedremo domani. Preoccupa più lui di Zappacosta".