Una serie di fuorigioco da record e due esultanze di Vlahovic ricacciate in gola. Le scelte perfette di arbitro e collaboratori
Tutto quello che di rilevante c'è stato dal punto di vista arbitrale in Juventus-Fiorentina, è accaduto tutto nel primo tempo, tutto nella stessa parte di campo, ovvero nelle vicinanze della porta difesa da Terracciano. Arbitro dell'incontro Federico La Penna di Roma.
Fuorigioco numero uno
Quattro gol bianconeri in 45 minuti, ma solo uno di questi validi. E tutte valutazioni giuste. Il primo: colpo di testa di Gatti per McKennie, che è nettamente oltre all'ultimo difensore viola. Fuorigioco già visto sul campo e segnalato dal guardalinee.
Fuorigioco numero due
Secondo episodio poco dopo con traversa colpita dalla Juventus, Vlahovic batte a rete sulla respinta, palla toccata da Bremer sulla traiettoria e altro fuorigioco netto del difensore bianconero. Giusto annullare.
Gol regolare
Poi c'è il gol che ha deciso la gara. Bremer stacca di testa e coglie un legno, sullla ribattuta la mette dentro Gatti da due passi. A tenere in gioco il giocatore bianconero ci pensa Mandragora, disorientato nella circostanza e non pronto al pari di un paio di difensori viola che si sono dimenticati di marcare lo stesso Gatti.
Fuorigioco numero tre
Infine un altro fuorigioco rimanda in gola l'esultanza a Vlahovic. E' quello di McKennie che sul cross di Chiesa stacca di testa e fa da sponda per il compagno. Mezza gamba del centrocampista è oltre Mandragora e quindi anche questo è offside.