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Tutti si ricordano di “Ok, il prezzo è giusto”, storico programma TV Mediaset che ha tenuto compagnia agli italiani dagli anni ‘80 ai primi anni duemila. Molto semplice: chi si avvicinava di più/indovinava il prezzo dell'oggetto in questione vinceva la manche. E da tutto questo, dando un occhio alla prestazione della Fiorentina di ieri sera, il titolo che ne possiamo ricavare è “Ok, il secondo tempo è giusto”. 

Dagli spettri del primo ai gol del secondo

Dopo un primo tempo oggettivamente bruttino, nel quale erano tornati fuori gli spettri di una Fiorentina “B” che non poteva fare a meno dei titolarissimi per sfondare anche contro squadre nettamente inferiori (vedi The New Saints), nella ripresa la squadra viola ha cambiato nettamente volto senza stravolgere i singoli. 

Finalmente concretezza

La squadra di Palladino già nel primo tempo aveva preso campo contro il San Gallo, ma senza arrivare spesso alla conclusione e impensierire l'estremo difensore degli svizzeri. I risultato della mole di gioco gigliata si sono iniziati a vedere dal 45esimo in poi anche sotto porta, con la Fiorentina che sarebbe potuta andare ben oltre i quattro gol segnati. E per una Viola all'arrembaggio, c'era un San Gallo poco propositivo che ha avuto due occasioni di numero, una delle quali sfruttata con un gol molto bello e difficile di Görtler

Le risposte che si aspettavano 

Si è acceso chi si doveva accendere tra le fila viola, dopo un inizio così così per tutti quanti. A partire da Sottil, che i primi lampi li aveva fatti vedere a fine prima frazione, al quale è mancato solo il gol in un'ottima prestazione. A prendersi la scena e il tabellino è stato Ikoné, con una bella doppietta. Risposte non scontate (visti i precedenti) da parte di chi le doveva dare. Adesso serve dare continuità attraverso questa iniezione di fiducia anche a chi gioca meno, vista la lunga stagione a dispetto di una rosa non lunghissima. 

I numeri parlano già

E così la Fiorentina scaccia via definitivamente anche le ombre che lo scorso anno aleggiavano a Firenze: difficoltà immane nel segnare anche contro squadre sulla carta più deboli. Siamo a quota 25 gol segnati in 12 partite giocate. Ieri sera quattro senza le bocche di fuoco. 

Segnali di vita da una Fiorentina rattoppata

Certo, era il San Gallo. Ma era anche una Fiorentina rattoppata in vista dei prossimi impegni che raramente aveva dato questi segnali (da rattoppata, appunto). Era il secondo tempo che serviva per agguantare il risultato che serviva. Ok, il secondo tempo è giusto. Serve continuare su questa strada.


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