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Forse la notte migliore della stagione, sicuramente una delle più belle. Contro ogni premessa della vigilia: la Fiorentina arrivava alla sfida contro l'Inter limitata dal regolamento vigente per i recuperi, secondo il quale i nuovi acquisti (dunque gli arrivati a gennaio) non possono scendere in campo. Eppure una rosa particolarmente rimaneggiata non si è lasciata intimorire dalla seconda forza del campionato, anzi. Il 3-0 all'Inter è destinato a rimanere a lungo nei ricordi dei tifosi viola, per il risultato ma soprattutto per il commovente atteggiamento gagliardo e grintoso.

Non dimentichiamoci di Lucas Beltran

Certe notti è bellissimo fare il gioco dei voti e delle pagelle. E certe notti, nella maggior parte dei casi, non hanno bocciati. Si sprecano gli elogi, da Comuzzo e Pongracic in retroguardia a un ottimo Parisi, da un Richardson revitalizzato al re della serata Moise Kean. Poi c'è il solito “uomo delle retrovie”, che difficilmente conquista le copertine ma che trova sempre un modo per offrire il suo contributo. La notte di Lucas Beltrán è memorabile.

Che qualità: un uomo a tutto campo travestito da 9

L'argentino non è particolarmente fedele al numero 9 che indossa sulle spalle, ma poco importa (a quello ci pensa Kean). L'interpretazione dell'argentino è molto lontana dal concetto di centravanti, si potrebbe semmai parlare di un giocatore a tutto campo. Contro l'Inter si è mosso dietro la punta con licenza di svariare, e allora via da una fascia all'altra a raddoppiare, a offrire uno scarico libero, a creare spazi con i suoi movimenti. E non solo: se il suo contributo senza palla è spesso eccelso, si è fatto valere particolarmente per alcune giocate deliziose, mandando spesso in crisi il tandem Calhanoglu-Frattesi con qualche spunto nello stretto.

Un'intelligenza irrinunciabile per la Fiorentina

Stupisce sempre più, inoltre, la sua intelligenza calcistica. Si è spesso contestata la necessità della Fiorentina di ricoprire il campo in modo più organizzato, soprattutto in non possesso; un timore più presente soprattutto nelle condizioni di ieri, con pochissimi giocatori di movimento a disposizione. Ebbene, a risolvere questa lacuna c'è sempre Beltran. “Recuperi difensivi, scalate, falli guadagnati, rincorse, botte prese e date. Onnipresente Vikingo”: così le nostre pagelle di Fiorentina-Inter sull'argentino. E c'è ben poco da aggiungere. Se non la meritatissima standing ovation al 91° minuto, appena dopo l'ultima rete del match.

Fare la differenza: finalmente è un sì

Per Beltran il 2025 è iniziato bene, benissimo. Nonostante le difficoltà della squadra a cavallo dell'anno nuovo abbiano pesato anche sul suo rendimento, l'argentino si è sempre distinto per impegno e presenza nel gioco viola. La prova all'Olimpico contro la Lazio ha avviato un periodo di forma che non accenna a terminare. E le sue statistiche in campionato (4 gol e 4 assist) cominciano ad assomigliare a quelle di un calciatore che fa la differenza.

Le nostre PAGELLE: Scansatevi, passa l'Uragano Kean. Freccia Dodô, la difesa viola è la Muraglia Cinese. Beltran sta ancora rincorrendo gli avversari
De Gea 6 Respinta reattiva su un destro insidioso di Lautaro dal limite poi è praticamente inoperoso fino alla fine del...

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