ESCLUSIVA - Accordo di massima raggiunto dalla Fiorentina per i terreni di Campi Bisenzio, piano B pronto a scattare. Il Comune è già pronto per le infrastrutture
“Alea Iacta Est” ovvero “Il Dado è tratto”. Lo disse Giulio Cesare il 10 Gennaio del 49 avanti Cristo quando varcò le soglie del fiume Rubicone. Il Dado è tratto, oggi, potrebbe però essere il titolo finale della telenovela stadio. Questo tiro alla fune iniziato dall’arrivo della nuova proprietà della Fiorentina potrebbe avere un vincitore.
O meglio ce lo ha già e questo è Rocco Commisso che in pochi mesi è riuscito a riportare il tema “Stadio” in cima all’agenda del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e di tanti addetti ai lavori.
Un Nardella che si è visto piombare addosso la questione stadio fin da subito dopo la sua rielezione e questa ha stravolto tutta la strategia politica sul tema. Per di più, con l’inserimento dei terreni di Campi Bisenzio, Nardella ha trovato un nemico: se stesso.
Perché l’opzione Campi è stata sempre calda, fin dall’addio dell’idea di centro sportivo, perché è fast, perché il Comune della cittadina dell'hinterland fiorentino ha già tutto pronto e perché i proprietari dei terreni sono imprenditori, proprio come Commisso, e quindi riescono ad avere un atteggiamento propositivo e non procrastinano all’infinito.
Dire un “no” a Campi, a priori, perché non è Comune di Firenze (sebbene il confine sia ad ottocento metri ndr) ha portato diversi malumori intorno a Nardella e, adesso, ha una grossa patata bollente tra le mani.
Secondo quanto raccolto da Fiorentinanews.com, infatti, la Fiorentina e la Famiglia Casini, proprietaria dei terreni di Viale Allende a Campi Bisenzio, avrebbero già trovato un accordo di massima per l’acquisizione degli stessi. In tutto questo, Emiliano Fossi e la sua squadra sono già pronti da tempo a far partire i lavori ed hanno tutto in regola per un fast fast fast che porterebbe alla realizzazione dell’impianto in appena tre anni.
Quarantacinque mila posti a sedere, parcheggi per dieci mila posti auto ed un indotto economico che crescerebbe a vista d’occhio per una città posta proprio tra Firenze e Prato. In tutto questo, poi, c’è da riflettere sulle infrastrutture intorno all’impianto, ma manca un “SI” pesante.
Dario Nardella, da Sindaco della città metropolitana e di Firenze, prende tempo ed è l’unico che può trovare una soluzione all’interno della città gigliata. Si attende che arrivi l'esito della perizia sull'area Mercafir che verrà messa in vendita previo bando pubblico. E se il costo dovesse essere ritenuto spropositato dalla Fiorentina (come è possibile), tutto potrebbe essere lasciato cadere.
Nardella temporeggia, Fossi aspetta e Commisso? Commisso guarda tutti avendo (quasi) scoperto le sue carte.
O meglio ce lo ha già e questo è Rocco Commisso che in pochi mesi è riuscito a riportare il tema “Stadio” in cima all’agenda del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e di tanti addetti ai lavori.
Un Nardella che si è visto piombare addosso la questione stadio fin da subito dopo la sua rielezione e questa ha stravolto tutta la strategia politica sul tema. Per di più, con l’inserimento dei terreni di Campi Bisenzio, Nardella ha trovato un nemico: se stesso.
Perché l’opzione Campi è stata sempre calda, fin dall’addio dell’idea di centro sportivo, perché è fast, perché il Comune della cittadina dell'hinterland fiorentino ha già tutto pronto e perché i proprietari dei terreni sono imprenditori, proprio come Commisso, e quindi riescono ad avere un atteggiamento propositivo e non procrastinano all’infinito.
Dire un “no” a Campi, a priori, perché non è Comune di Firenze (sebbene il confine sia ad ottocento metri ndr) ha portato diversi malumori intorno a Nardella e, adesso, ha una grossa patata bollente tra le mani.
Secondo quanto raccolto da Fiorentinanews.com, infatti, la Fiorentina e la Famiglia Casini, proprietaria dei terreni di Viale Allende a Campi Bisenzio, avrebbero già trovato un accordo di massima per l’acquisizione degli stessi. In tutto questo, Emiliano Fossi e la sua squadra sono già pronti da tempo a far partire i lavori ed hanno tutto in regola per un fast fast fast che porterebbe alla realizzazione dell’impianto in appena tre anni.
Quarantacinque mila posti a sedere, parcheggi per dieci mila posti auto ed un indotto economico che crescerebbe a vista d’occhio per una città posta proprio tra Firenze e Prato. In tutto questo, poi, c’è da riflettere sulle infrastrutture intorno all’impianto, ma manca un “SI” pesante.
Dario Nardella, da Sindaco della città metropolitana e di Firenze, prende tempo ed è l’unico che può trovare una soluzione all’interno della città gigliata. Si attende che arrivi l'esito della perizia sull'area Mercafir che verrà messa in vendita previo bando pubblico. E se il costo dovesse essere ritenuto spropositato dalla Fiorentina (come è possibile), tutto potrebbe essere lasciato cadere.
Nardella temporeggia, Fossi aspetta e Commisso? Commisso guarda tutti avendo (quasi) scoperto le sue carte.
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