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Il commento a metà del guado, cioè metà della seconda sosta di campionato, da parte di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport, relativo agli sviluppi prossimi della Fiorentina:

"Ora serve la controprova. Serve la verifica di quanto si è visto di sorprendente contro il Milan. Non c’è da esaltarsi e nemmeno da entusiasmarsi, però oggi la squadra di Palladino (e Palladino stesso) offre alla gente qualche garanzia in più. Trasmette l’idea di squadra vera, compatta, unita nel gioco e soprattutto nelle difficoltà, come ce ne sono state pure col Milan. 

L’ultima buona notizia Palladino spera di averla a inizio settimana sulla salute di Moise Kean, il leone di centravanti acquistato da Pradé a inizio mercato per una cifra che allora (è corretto ricordarlo) apparve a quasi tutti spropositata per un centravanti che arrivava da una stagione con 0 gol.

Non è ancora il caso di sbilanciarsi, però la sensazione che la Fiorentina di Commisso abbia finalmente trovato il 10 e il 9, il creatore e l’esecutore, il fantasista e il lottatore, è piuttosto consistente. Gudmundsson e Kean sono i punti fermi della squadra di Palladino, così come lo è De Gea dopo la prodezze sui rigori e come presto lo diventerà Bove, centrocampista difficile da sostituire per la capacità con cui riesce a cambiare posizione durante la gara, secondo le esigenze della sua squadra".

Un mese di crisi di rigetto e poi la marcia indietro di Palladino, che stava perdendo Colpani: Adli e Gudmundsson hanno completato la rivoluzione
Un'analisi particolare quella de La Gazzetta dello Sport, che va a sottolineare le realtà che in questo avvio di stagio...
  

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