Lotito e i dissidi con Sarri: "Non abbiamo mai litigato, solo accesi confronti: ecco i motivi"
Questa mattina il presidente della Lazio Claudo Lotito, durante un collegamento con Radio Serie A, ha parlato del futuro di Maurizio Sarri, in bilico dopo questo inizio di stagione a rilento e da sempre accostato alla Fiorentina di Rocco Commisso. Questo un estratto delle sue dichiarazioni riportate da Tuttomercatoweb.com:
"E' un grande insegnante di calcio, una persona particolare, un integralista che però con me va d'accordo. Non abbiamo mai litigato. Semmai abbiamo avuto confronti dialettici, alcuni magari accesi. Penso che abbia stima e considerazione della mia persona e questo lo espresse in un'intervista che mi colpì per le parole utilizzate. Di fronte ad alcune situazioni, chi aveva ragione? Ai posteri l'ardua sentenza. In estate chiedeva Ricci e Berardi e ho tentato di raggiungere questi obiettivi, ma ho ricevuto richieste fuori da ogni logica non solo per la portata economica, piuttosto per il valore del giocatore in relazione dell'età. Abbiamo preso Rovella e non penso che sia inferiore, così come non credo che chi è arrivato sia inferiore a Zielinski che, peraltro, resta sul mercato. Non mi pare che abbia tutti questi compratori. Berardi lo stesso, lo vedo ancora lì. Il percorso è un po' più lungo e lo capisco, Sarri dovrà impegnarsi per valorizzare i giocatori e lo sa fare. Sa insegnare. Ha vinto contro le più forti e perso con le più deboli, per questo i rimproveri sono sulla mentalità. Che sei una grande squadra devi dimostrarlo attraverso la tenuta mentale, esprimendo sempre il cento per cento delle tue potenzialità. Ho visto Milan-Udinese: aggressività, determinazione e concentrazione evidenti da parte della squadra ospite. Sembravano assatanati. Ecco cosa rimprovero alla squadra, perché se scendessero in campo con la mia determinazione che porto avanti anche in altri campi, sarebbe diverso. Puoi avere le idee, ma se non metti cattiveria e furore agonistico, gli altri di sicuro non si spostano".