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Giornata di pioggia, anzi di tempesta quella di ieri. E non solo meteorologicamente. L''acquata' si è abbattuta su Firenze e in particolare sulla categoria della stampa in tarda mattinata, quando ha preso la parola Rocco Commisso. Un fiume in piena, tanto per rimanere in tema, con dei veri e propri sassi di Matera da togliersi dalle scarpe, per rivendicare un atteggiamento iper critico al termine di una stagione (la sua seconda) tutto fuorché positiva o priva di errori.

Senza entrare nel merito di toni o contenuti (pochi per la verità), siamo rimasti con quanto già sapevamo prima della giornata di ieri, cioè poco. A salvezza acquisita e campionato pressoché terminato, e poco prima che Commisso torni in America, qualche prospettiva o idea sul futuro tecnico era forse lecito attendersela ma per quello, come ha detto il patron, ci sarà tempo a fine stagione. 

Per il resto, si fatica a capire in cosa si sia arricchita la Fiorentina o cosa ci abbia guadagnato da una giornata come ieri. Se l'interesse era attirare l'attenzione della stampa nazionale, magari sarebbe stato meglio puntare su qualche risultato tecnico in più. Se invece era solo quello dell'invettiva personale da parte del presidente, il dubbio resta e possibilmente si ingrandisce ma di sicuro non trattavasi di interesse coincidente con quello della Fiorentina.


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