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Poco più di una settimana fa si chiudeva la Coppa del Mondo più controversa della storia. Disputata in inverno, interrompendo di netto le competizioni fra club. L’interrogativo più ricorrente adesso è il seguente: come torneranno i calciatori impegnati in Qatar? La Fiorentina ne contava quattro, due più adoperati, due praticamente a riposo. Con la differenza che nessun tesserato partito per il Medio Oriente ha trascorso delle settimane di ferie. Quelle sono arrivate dopo, per recuperare le energie psicofisiche disperse nelle partite ravvicinate. Il timore, dunque, è relativo proprio alle fatiche, che a vario titolo hanno riguardato i Viola di Italiano.

Senza ombra di dubbio, sarà Amrabat quello che rientrerà più stanco di tutti, avendo giocato ogni minuto (più recuperi) a disposizione della competizione marocchina, anche se guidato dalle ali dell’entusiasmo. La sua preoccupazione è insita però nei fastidi alla schiena che ha già lamentato durante la fase ad eliminazione. Un guaio non nuovo che potrebbe tormentarlo anche nel mese della ripresa.

La “paura” di Zurkowski, invece, ha un altro nome ed è più un tomento. È la panchina – o tribuna – che lo ha accompagnato nei primi mesi di questa stagione. Se non verrà trovata una soluzione neanche in questa sessione di mercato, il polacco resterebbe lontano dal campo così come ha fatto per tutto il suo mondiale. Italiano, in questo caso, non si strapperà i capelli (cosa, tra l’altro, molto difficile) se non per dover continuare a convocare un calciatore che non vede.

Cosa temono, infine, i due nazionali serbi? Per motivi diversi, la stessa cosa: non essere protagonisti. Jovic perseguendo nel non trovare la rete (e anche la simpatia dei tifosi) e Milenkovic a incappare in quelle disattenzioni che lo hanno visto protagonista (al contrario) nel pareggio costato la qualificazione agli ottavi contro il Camerun.

Intanto, dalla Premier League, ripartita con il classico boxing day, arrivano le prime conferme. I giocatori più impegnati in Qatar non stanno trovando né le forze fisiche né quelle mentali per affrontare al meglio la ripresa. Il vantaggio della Fiorentina è che il proprio campionato riaprirà i battenti fra più di una settimana. Ma basteranno questi giorni extra per scacciare le scorie mondiali?

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