Due anni fa, di questi tempi, non c'era nemmeno troppo da ragionare. Alla Fiorentina serviva un nuovo portiere e gli occhi erano stati messi su Vicario - l'anno dopo finito in Inghilterra a causa delle offerte insoddisfacenti della Serie A. Due stagioni dopo, il copione è solo parzialmente cambiato, perché - nonostante la discreta stagione di Terracciano - Palladino potrebbe scegliere di ripartire dal numero uno.

Il paradosso del danese

Il Genoa ha chiamato il Viola Park, Gilardino ha puntato l'attuale n°1 gigliato in caso di partenza di Martinez. E la Fiorentina non se la sente di puntare sull'ancora inesperto - almeno in campo italiano - Christensen. Il danese, paradossalmente, è più sicuro di partecipare al ritiro rispetto all'italiano, che, tuttavia, proprio nel 2024 ha sfoderato le sue migliori uscite. Quest'estate, però, a differenza delle precedenti sessioni di mercato, il club di Commisso darà minor priorità alla porta.

Tutti, ma proprio tutti i ruoli, vengono prima

Il centravanti - giustamente (!) - è l'obiettivo principale di Pradè e Goretti, che hanno già sondato tantissimi profili. Dopo l'attaccante, poi, verrebbe l'esterno d'attacco ed infine ancora un centrocampista (attualmente Palladino ha il solo Mandragora e i giovani Bianco e Amatucci a disposizione, fra quelli che “vorrebbero” rimanere a Firenze); per non parlare dei casting già partiti per il quarto centrale da aggiungere a Quarta, Milenkovic e Ranieri. 

Detto tutto ciò, dunque, la questione Terracciano è l'ultima per ordine di importanza per la squadra mercato, che lascerebbe partire l'ex Empoli soltanto dopo aver scelto un adeguato sostituto. Palladino potrebbe voler ripartire da Pietro, così la Fiorentina, ma forse pure lo stesso giocatore, giunto ormai all'età di 34 anni. Nella ‘to-do list’ viola, insomma, la voce “portiere” arriva… dopo i fochi.


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