C'è il caso Gudmundsson per la Fiorentina. Palladino 'se ne approfitta' nonostante in panchina abbia giocatori per mettere in difficoltà l'Inter
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Squadra che vince non si cambia. Ok, ma non esageriamo a seguire le massime popolari. Dopo il primo tempo fotocopia della gara del Franchi, con i viola schiacciati nella loro metà campo ma in grado di chiudere la prima frazione di gioco in parità, grazie a un rigore, non ci si può ripresentare in campo senza forze fresche.
Il caso Gudmundsson
Palladino temporeggia troppo prima di sostituire chi, giovedì scorso, ha giocato solo per mancanza di alternative. Poi c’è il caso Gudmundsson che entra nel finale e la Fiorentina resta praticamente in dieci. L’islandese continua ad apparire abulico, si fa notare solo per perdere il primo pallone che gli capita fra i piedi, poi non ne tocca più.
Voti e giudizi
Mandragora – 7 – Vietato costruire, vietato giocare dal basso: fa da frangiflutti e si assume la responsabilità di calciare il rigore.
Gudmundsson – 4 – Entra, perde palla e non ne conquista più.
Allenatore: Palladino – 5 – Imposta una gara tutta catenaccio, lanci lunghi e nessuna costruzione di gioco. Il rigore e un pizzico di fortuna gli concedono di chiudere il primo tempo in pareggio. Se ne approfitta replicando lo schema nella ripresa nonostante abbia in panchina giocatori in grado di mettere in difficoltà l’Inter. Se ne accorge troppo tardi.