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Nella marcia di avvicinamento alla sfida delle sfide contro la Juventus, FiorentinaNews.com ha contattato Aldo Serena. L’ex giocatore di Juve, Inter e Milan è uno dei sei calciatori della Serie A che può vantare il record di aver vinto lo scudetto con tre maglie diverse. Innamorato calcisticamente della Fiorentina di Palladino, ci ha parlato a 360 gradi della compagine gigliata.

Lei aveva pronosticato con intelligenza la Fiorentina di Palladino come una possibile sorpresa positiva della Serie A. Quali sono stati gli ingredienti migliori della compagine gigliata in questa prima parte di stagione?

"Io ho molto stima di Raffaele Palladino: è un tecnico propositivo, ha una mente elastica, in grado di far cambiare sistema di gioco alle sue squadre. È tutto meno che un integralista. Le mie speranze in lui erano ben riposte perché a Monza aveva fatto molto bene. Per questo, nonostante un avvio difficoltoso, sono stato buon profeta con il mio pronostico sulla Fiorentina. E c’è da dire che non ha ancora avuto il meglio da alcuni elementi su cui aveva puntato molto".

Si riferisce in particolare a?

“A Colpani e Gudmundsson”.

Nella perdita di brillantezza delle ultime settimane, quanto può aver inciso quello che è successo ad Edoardo Bove? 

"Io non penso che possa aver inciso tanto questo episodio molto sfortunato e molto fortunato allo stesso tempo. Molto sfortunato per il dramma personale del ragazzo, che forse sarà costretto a continuare la sua carriera all’estero (ovviamente speriamo di no!), e molto fortunato perché, nonostante la gravità dell’accaduto, ha avuto salva la vita. Non credo che questo abbia inciso sulla piccola flessione della Viola, quanto più il fatto di dover disputare tante partite ogni tre giorni, situazione che rende non facile la gestione delle risorse psicofisiche".

Il mercato invernale è alle porte: dove dovrebbe intervenire, in particolare, la dirigenza gigliata secondo lei?

"Innanzitutto, come le dicevo, Colpani e Gudmundsson devono alzare il livello delle loro prestazioni. Si tratta di giocatori centrali ed importanti nel progetto viola: devono crescere. E poi la società deve occuparsi della sostituzione di Bove che è tutt’altro che semplice, perché il mercato di gennaio è difficoltoso ed articolato. Si compra a costi spropositati rispetto alla qualità dei calciatori. Ma serve assolutamente un tuttofare come l’ex Roma: un giocatore capace di fungere da incursore, dinamico, altruista e generoso".

Che partita sarà Juventus-Fiorentina? Può valere più dei tre punti messi in palio?

“Le dico solo che, quando giocavo con la maglia della Juventus queste partite, non sentivo contro il ruggito di una squadra, ma quello di una città intera come Firenze”.

Juventus-Fiorentina sarà anche Vlahovic contro Kean. Pur avendo caratteristiche differenti, se dovesse essere posto di fronte ad una scelta, per quale dei due giocatori opterebbe e perché?

“Sceglierei Vlahovic se mi venissero proposti allo stesso prezzo. Ho molta stima di questo ragazzo, non ha ancora reso per la sua bravura alla Juve. Lo ritengo più forte di Kean, ma quest’ultimo sta crescendo molto, forse ha trovando la sua dimensione. Ci sono, infatti, giocatori che in certi ambienti, con determinate pressioni (tipiche di alcune squadre), non riescono ad esprimersi; in altre situazioni riescono a rendere, invece, al meglio”.

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