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Kean Fiorentina
Moise Kean. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Il peso specifico dell'apporto che un attaccante dà alla sua squadra è, ovviamente, misurato in gol. Un fondamentale, quello della rete, che agli attaccanti della Fiorentina pre-Kean è spesso mancato, per via di scelte di mercato sbagliate, adattamenti sbilenchi o semplicemente per carenza di qualità. Le statistiche messe a segno da Kean in Serie A raccontano una storia ben nota: la Fiorentina si appoggia con tutto il peso sulle spalle del suo bomber, che al momento siede infatti al secondo posto della classifica capocannonieri. Dei 49 gol segnati dalla Fiorentina in queste 32 partite di Serie A giocate, ben 17 sono di Kean, ossia circa il 35%. Sì, ogni tre gol segnati dalla squadra di Palladino, uno di questi è sempre del bomber di Vercelli: imprescindibile la sua presenza. Andando però a vedere i rendimenti degli scorsi anni, la storia cambia drasticamente.

Gestione Italiano molto carente di gol

Italiano ha avuto un attaccante degno di nota solo per i primi 6 mesi dei suoi 3 anni di permanenza, quando Dusan Vlahovic mise a segno 17 gol da settembre a gennaio. Numeri da capogiro, ai quali vanno poi aggiunti le misere 5 reti divise tra Piatek (3) e Cabral (2): su 59 gol segnati nella Serie A 2021-22 da quella Fiorentina, sono 22 quelli portati dagli attaccanti, per una percentuale del 37% molto simile a quella mantenuta da Kean, ma pesantemente inflazionata dall'ottimo rendimento di Vlahovic. Infatti, nelle 22 giornate in cui il serbo è stato un giocatore della Fiorentina, i viola avevano raccolto ‘solo’ 40 gol, e Vlahovic aveva segnato il 42.5% di questi.

Dopo di lui, le percentuali si sono abbassate drasticamente: la stagione 2022-23 è stata quella del duo Cabral-Jovic, che insieme hanno raccolto 14 gol in campionato (8 per il brasiliano e 6 per il serbo), a fronte dei 53 segnati dalla Fiorentina. I gol delle due punte, quindi, coincidevano col 26% delle reti totali, in quello che è anche stato l'anno meno prolifico per la Fiorentina di Italiano in termini di reti fatte in campionato. La vera ‘tragedia’ offensiva è però arrivata la stagione successiva, per il campionato 2023-24: qui gli attaccanti sono stati 3, ossia Beltran (6 gol), Nzola (3 gol) e Belotti da gennaio (6 gol). 15 gol delle punte, a fronte di 61 gol segnati in campionato: solo il 25% della produzione totale, aiutati però da un Nico Gonzalez che da esterno offensivo ha messo a referto 12 gol.

Onore al merito, ma non può bastare

Dipendere troppo da un attaccante non è necessariamente un segnale positivo della rosa, ma non si può non dare a Moise quel che è di Moise: dopo anni di arsura è lui che ha riportato il significato di “numero 9” a Firenze, è lui che sposta gli equilibri, e inevitabilmente, da lui dipende tanto del rendimento della Fiorentina. Con la speranza che, negli anni a venire, gli possa venir costruito un progetto serio attorno: la palla passa alla dirigenza.

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