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Il futuro per la Fiorentina è il Viola Park. Se uno guarda quello che sta facendo Rocco Commisso, in quel di Bagno a Ripoli, non può che rimanere affascinato. Non può che credere e immaginare una squadra sempre più forte. Ruspe che lavorano incessantemente e un posto grande, grandissimo che diventerà il fiore all’occhiello gigliato. Un solo commento: mamma mia che roba. E allora da qui dobbiamo ripartire. E anche da un Rocco Commisso che, se togliamo il 90% di dichiarazioni contro la stampa e i media (assurdi nella modalità e nei termini, lo ripetiamo), dice una cosa rispettabilissima: "Ho speso tanto e datemi tempo".

Chissà se è un suo difetto o un pregio quello di affezionarsi alle persone, di difenderle a spada tratta. Quasi a costo di passare dalla parte del torto pur di farlo. Forse, provando a capire il perché di certi sfoghi (dove il bersaglio semplice, e da sempre migliore, è la stampa), ci viene in mente appunto la difesa della sua squadra, dei suoi calciatori, della sua dirigenza. Rocco vive tutto come una famiglia, e a noi questo piace. Come piace l’idea che un giorno, in quel centro sportivo, si alleni una Fiorentina di livello.

Lo diciamo subito: chiunque arriverà, che non sia Gattuso, sarà la terza scelta. Perché i viola dopo aver provato con Sarri (ottobre scorso) hanno corteggiato Rino per mesi. Ma la terza scelta non è detto che sia quella sbagliata. Nel calcio non esistono regole. E in qualsiasi società accadono queste cose, esistono difficoltà. Occorre avere fantasia e sbagliare meno degli altri, specie nella costruzione della squadra.

Juric, Tedesco, Fonseca, Garcia, Blanc, chi più ne ha più ne metta, a noi basta che prendano un tecnico di cui si fidano ciecamente. E soprattutto forte. Che li aiuti a costruire una Fiorentina bella e divertente. In fondo, a Firenze, basta davvero poco per riaccendersi. Il rinnovo di Vlahovic sarebbe sicuramente una bella partenza. Intanto, Goretti, potrebbe davvero affiancare Pradè. Tra pochi giorni, al termine del campionato, anche su questo sarà fatta chiarezza. E poi, finalmente, si ripartirà. Mettendo, speriamo, anche da parte un clima di frizioni che non fa bene a nessuno. Per primo alla Fiorentina.


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