Commisso: "Non si può vivere con un ente che cambia idea da città a città. Voglio che la Fiorentina diventi un punto di arrivo e non di partenza"
In conclusione del suo intervento dall'America, Rocco Commisso, patron da un anno esatto della Fiorentina, ha tirato un'altra frecciatina al Soprintendente Andrea Pessina: "Non si può dare potere ad un ente come la Soprintendenza, che tra città e città cambia decisioni. Viene da pensare che il Soprintendente non mi voglia bene o sia tifoso della Juventus. Si può vivere così? In Italia oltre alle infrastrutture, va cambiato il sistema di lavoro: Dal Pino, il commissioner (Nba style ndr) forse dovrebbe avere più potere. Gli obiettivi sportivi per il futuro? Come i tifosi, vorrei vincere ogni partita e ogni campionato, però dobbiamo essere pratici. Un passo alla volta, voglio iniziare la crescita dalla prossima stagione però a lungo termine è importantissimo avere ricavi, così da poterli spendere sui giocatori. Con 100 milioni non si possono dare 150 milioni di stipendi ai giocatori. Le decisioni e i soldi sono tutti miei, tra le donne e gli uomini voglio rendere la Fiorentina un punto di arrivo e non di partenza".