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Credits ACF Fiorentina
Credits ACF Fiorentina

Non si può certo dire che Palladino ne esca deluso da questo suo primo mercato da allenatore della Fiorentina. E' vero, i colpi sono arrivati forse troppo tardi e a preparazione quasi ultimata, ma va detto anche che il fido Colpani e il “botto” Gudmundsson hanno risollevato il morale del tecnico ex Monza.

Le rivoluzioni palladiniane

Oltre a loro, anche un nuovo leader difensivo - senza però dimenticare della gravosa partenza di Milenkovic -, un'intrigante mezzala marocchina e ovviamente Kean, centravanti che spera di rilanciarsi a Firenze. In più, se vogliamo, anche la probabile conferma di Amrabat, volendo un titolarissimo in mezzo ai due di centrocampo. Ah, e non si può certo non sottolineare l'ingaggio di De Gea, portiere che - finalmente - potrebbe far fare quello step in più ad una squadra sconfitta tre volte nelle ultime tre finali.

Alla fine, ha voluto quel che voleva

Insomma, Palladino può ritenersi soddisfatto da questa campagna acquisti, culminata con il colpo da novanta islandese e con tante, tantissime rivoluzioni al centro della rosa. Si ripartirà dunque dal 3-4-2-1 dove si contano già cinque novità sicure del posto “fisso”, con l'unica eccezione di Richardson, che forse partirà più spesso nella ripresa. Parma si avvicina e con il Tardini anche l'esordio della nuova Viola targata Palladino, desideroso di schierare subito il tridente “pesante” (almeno per i nomi) composto da Colpani-Kean-Gudmundsson. Post Scriptum: per vedere in campo l'islandese si dovrà aspettare ancora un po', visto che ieri non è arrivata la sua convocazione, nonostante l'ufficialità dell'acquisto.

Sì, ma... Beltran?
C'è un nome che in queste settimane sta venendo un po' tralasciato. Tra i nuovi acquisti e il suo arrivo in ritardo nel...

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