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L’edizione odierna de La Nazione è tornata a fare il punto sulla situazione dello Stadio Franchi e del Resyling che lo attende, soprattutto nell’ottica di ospitare alcune partite di Euro 32. Nel complicato cammino dell’impianto fiorentina, che secondo il cronoprogramma dovrebbe completarsi entro il 2029, secondo quanto sottolineato dal quotidiano emerge un bivio chiave di cui si parla poco ma che ha una data ben precisa: il 31 ottobre 2026. Soltanto se in quel momento verrà appurato che il grande cantiere avrà imboccato la strada giusta alla città di Firenze dovrebbe arrivare una parte consistente delle coperture finanziarie che ancora mancano per il restyling dell’impianto di Nervi. Secondo il quotidiano entro quella data infatti gli ispettori della Uefa dovranno aver concluso il tour degli stadi italiani, toccando quindi con mano lo stato di salute degli impianti candidati a ospitare le gare di Euro 2032, per poi prendere la decisione finale.  

La Federazione ha a disposizione 5 stadi, tre sono già certi del posto

Oltre alla candidatura di Firenze la federazione calcio ha candidato per il momento nove città per ospitare le sfide della manifestazione - che sono Bari, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona - e che dovranno essere scremate a cinque, visto che le altre cinque spettano alla Turchia, altro paese ospitante della manifestazione insieme al nostro. In questo momento sono praticamente a norma solo l’Allianz Stadium di Torino, l’Olimpico di Roma e San Siro a Milano mentre in tutte le altre sedi sono necessari opere tali che implicano di fatto la costruzione di nuovi impianti o comunque dei massicci ammodernamenti.La Uefa nel ventaglio di capienze minime per gli stadi da inserire nella candidatura ha indicato complessivamente almeno 4 stadi da minimo 40mila posti e il Franchi completamente restaurato rientrerebbe nella categoria.


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