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Milenkovic, Bonaventura, Gonzalez. Sembra essere questo l’asse sul quale nascerà la nuova Fiorentina. Con innesti importanti, con una qualità da aumentare, con qualche addio che inevitabilmente ci sarà. Amrabat, Duncan, Terzic, Sottil, Cabral, calciatori con i quali il club viola proverà a fare mercato, vendendoli alle migliori condizioni possibili e reinvestendo tutto sul mercato.

Ma i tre citati, in ruoli diversi, formeranno la colonna vertebrale di una squadra che nell’ultimo periodo è riuscita a riavvicinare le persone. Tre calciatori che, in modo diverso, sembrano molto legati a Firenze. Che hanno anche rifiutato offerte importanti, che non scalpitano per andarsene. Ancor di più oggi, dopo aver saputo che il condottiero Italiano rimarrà sulla panchina gigliata e proverà a ripetere una stagione comunque da applausi come quella appena terminata. Due finali perse, è vero, ma due finali. Cosa che non accadeva da decine di anni.

E poi la prossima stagione sarà quella della Supercoppa (altro trofeo in palio), della Coppa Italia, forse della Conference (lo sapremo presto), e di un campionato che presenterà per la squadra l'obiettivo di tornare in Europa League. Per Pradè (confermato come vi avevamo anticipato), tanto lavoro da fare ma anche l’opportunità (forse per la prima volta) di aumentare il budget, di cogliere le occasioni, di alzare il livello tecnico di una squadra chiamata adesso a crescere. Per accontentare il proprio allenatore, ma soprattutto per fare quello scalino che (non è scontato) la proietterebbe in una dimensione più importante.

Dare continuità, esserci sempre nelle coppe, stabilizzarsi sempre nelle prime cinque-sei-sette posizioni della classifica. Questo il fine. Guardando i conti chiaramente, ma anche sfruttando l’ondata emotiva che sul lungo sicuramente porterà il Franchi ristrutturato ma soprattutto il nuovo Viola Park. Un fiore all’occhiello, ancora più bello se accompagnato da una squadra forte, divertente, come nella stagione appena conclusa. Poi le finali si vincono e si perdono, ma tornare a farle non è una cosa scontata.

Per questo occorrerà innanzitutto creare uno zoccolo duro, puntare su alcuni calciatori che possano dare continuità di esperienza, di anni, al progetto. Milenkovic, Bonaventura, Gonzalez, appunto lo sono. Non lasciamoli soli però.

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