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Rocco Commisso l'ha ripetuto giusto qualche ora fa: "Senza lo stadio di proprietà non si possono avere buoni giocatori. Una società come la Fiorentina non può fare con meno di 100 milioni di ricavi quello che fanno le squadre con introiti maggiori. Difficile comprare giocatori importanti se i ricavi non aumentano, per questo lo stadio è importante". Non che ce ne fosse bisogno, ma il presidente della Fiorentina ha voluto ribadire il concetto anche nell'ultima intervista rilasciata.

"Senza stadio 'un si lallera", sembrerebbe essere questo il proverbio di Firenze di Commisso, adattato in chiave Fiorentina. Per riuscire a vedere una Viola competitiva ai massimi livelli, c'è bisogno di uno stadio nuovo o quantomeno del giusto restyling del Franchi che permetta al tycoon americano di sfruttarlo per incrementare le entrate. Un mini-rifacimento dell'attuale impianto, che potrebbe migliorarlo almeno a livello estetico e visivo per i tifosi, difficilmente permetterebbe al club gigliato e al suo presidente di fare quel salto di qualità così agognato.

Senza lo stadio, la Fiorentina dovrebbe fare di necessità virtù. Rispetto al passato, i tifosi viola potrebbero comunque sorridere perché Commisso ha investito pesantemente sul mercato e lo farà anche in futuro. Ma - e questo è un ma grande quanto una casa - potrebbe non bastare per posizionare la Fiorentina nel gotha del calcio italiano. E allora, che sia un nuovo stadio o un profondo restyling del Franchi, la speranza è che presto si possa arrivare ad una soluzione che vada bene a tutte le parti in causa. Per il bene di Firenze, della Fiorentina e dei suoi tifosi.

 

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